Arrestati gli anarchici delle buste-bomba ai pm


Misura cautelare da parte dei Ros dei Carabinieri nei confronti di tre anarco-insurrezionalisti, autori di attentati esplosivi nella campagna di “lotta contro la repressione” del giugno 2017. Le indagini hanno verificato che gli autori si erano riuniti a Genova per la spedizione di tre pacchi esplosivi recapitati al Palazzo di Giustizia di Torino a due pm della Procura., i pm Antonio Rinaudo e Roberto Sparagna, magistrati che si occupavano di terrorismo ed eversione. Sparagna aveva coordinato l’inchiesta ‘Scripta Manent’ sugli anarchici delle Fai-Fri. Le due buste contenevano fili elettrici, polvere da sparo e una batteria ed erano in grado di esplodere. L’area interna del Palazzo di Giustizia fu chiusa per permettere agli artificieri di neutralizzare gli ordini in sicurezza.  il dott. Santi CONSOLO e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, considerati simboli della repressione carceraria e responsabili delle vicissitudini carcerarie del detenuto Maurizio ALFIERI, criminale comune politicizzatosi in carcere, che era stato traferito dal carcere di Milano Opera a quello di Napoli Poggioreale. Le indagini, poi, hanno accertato come proprio FIROZPOOR Robert fosse tra i promotori della campagna contro il DAP e a sostegno di ALFIERI, con cui intratteneva numerosi contatti epistolari e ideologici e a cui forniva anche sostegno economico. Inoltre, le indagini svolte hanno evidenziato uno stretto collegamento di FIROZPOOR Robert con l’anarchico di origine nigeriana UMORU Divine, arrestato nell’agosto 2016 a Bologna per possesso di materiale esplosivo e documentazione propedeutica al compimento di attentati. Tale arresto assumeva particolare rilievo in quanto potrebbe rappresentare uno dei moventi dell’attentato esplosivo alla Stazione CC di Bologna Corticella del 27 novembre 2016 (unitamente alla allora recente esecuzione dell’operazione per Scripta Manent – 06 settembre 2016). Infatti, l’attentato alla Stazione Corticella, di sicura matrice anarchica, rappresentava il primo attentato di rilievo dopo l’operazione Scripta Manent. A conferma della prospettiva violenta degli arrestati, in una recente conversazione intercettata, SAVIO Natascia, mentre si trovava a Madrid, commentava negativamente l’inerzia del movimento spagnolo, affermando di voler invece “ mettere le bombe”

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