Vino, tessile e dolci: Vola l'export piemontese che doppia la crescita media italiana

TESSILEIl Monitor dei distretti del Piemonte di Intesa Sanpaolo  calcola per il quarto trimestre del 2015 “una nuova crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi” e una chiusura dell’anno con un aumento intorno al 9%

 

Svizzera, Francia e Stati Uniti sono i mercati dove l’export dei distretti  è cresciuto di più in valori assoluti. Il terzo trimestre del 2015 l’export dei distretti piemontesi è in netta crescita, con una performance del 6%, dato migliore della media italiana che segna un +3,6%.  Da ben nove trimestri i distretti piemontesi hanno un ritmo di crescita superiore al resto dello stivale. Riscontri positivi per l’oreficeria di Valenza, il dolciario di Alba e Cuneo (7,4%), la nocciola e la frutta piemontese (+8,4%) e le macchine tessili del Biellese(+44,6%) grazie a nuove commesse dalla Cina.

 

Il Monitor dei distretti del Piemonte di Intesa Sanpaolo  calcola per il quarto trimestre del 2015 “una nuova crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi” e una chiusura dell’anno con un aumento intorno al 9%, in accelerazione rispetto al 2014. Nel terzo trimestre sono aumentate anche le esportazioni di altri quattro distretti: la rubinetteria di Cusio-Valsesia (+2,7%), il tessile di Biella (+2%), il riso del Vercellese (+3,8%) e i frigoriferi industriali di Casale (+0,4%). Invece l’export dei due poli tecnologici Ict e Aerospazio della regione è  di nuovo negativo.

 

Le esportazioni di vini di Langhe, Roero e Monferrato, seppur con un terzo trimestre negativo, grazie  agli ottimi risultati negli Stati Uniti, nel periodo gennaio-settembre si sono attestate sui livelli di massimo storico toccati nel 2014. Lo stesso discorso vale per il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese che vede l’aumento delle esportazioni. Oltre a Svizzera, Francia e Stati Uniti, buone performance sono state ottenute sul mercato cinese (Cina e Hong Kong) dove si è registrato un balzo dei flussi di export di macchine tessili di Biella e di oreficeria di Valenza. Sono state così superate le difficoltà incontrate in Russia e in Germania.

 

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