Viaggio a Trieste per cinquanta studenti piemontesi

Cinquanta ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni, accompagnati da dieci docenti e dalla prof.ssa Elena Mastretta, dell’Istituto storico della Resistenza di Novara, parteciperanno dal 5 al 7 maggio  al viaggio studio di tre giorni sul confine orientale italiano. Il viaggio, fase finale dell’annuale progetto di storia contemporanea, promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del consiglio regionale del Piemonte  in collaborazione con l’ Ufficio Scolastico regionale, avrà come mete la città di Trieste, la Risiera di San Sabba, la foiba di Basovizza e il memoriale di Redipuglia, dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale.

Il viaggio nella città stretta tra il Carso e il mare, incrocio di tutte le vicende di quel “secolo breve”  spazzato di continuo dai venti della grande storia, rappresenta il riconoscimento per aver partecipato con notevole impegno all’annuale progetto di storia contemporanea promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese, giunto alla sua 36° edizione. Gli studenti con i rispettivi insegnanti provengono da sei istituti scolastici e da tre enti di formazione professionale delle province di Alessandria,Asti,Torino, Vercelli e  VCO. A Trieste la visita alla Risiera di San Sabba (stabilimento per la pilatura del riso edificato nel 1913, utilizzato dopo l’8 settembre del 1943 dai nazisti come campo di prigionia e di smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, oltre che unico campo di sterminio nazista in territorio italiano) si accompagnerà alla Foiba di Basovizza , sul confine tra l’Italia e la Slovenia (un pozzo minerario usato, come altre fosse carsiche della zona, dalle truppe jugoslave nel 1943 e nel 1945 per l’uccisione di migliaia di italiani). L’ultima “tappa”, dopo aver lasciato la città di Bruno Vasari, Umberto Saba, Italo Svevo e Claudio Magris, sarà il sacrario di Redipuglia, monumentale cimitero militare situato in provincia di Gorizia, dedicato alla memoria di oltre centomila soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale, fulcro di un parco commemorativo di oltre cento ettari che comprende una parte del Carso Triestino teatro durante la Grande guerra di durissime battaglie.

Marco Travaglini

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