Troppi passerotti morti: colpa della vetrata "killer"?

VETRATA UCCELLI 5FOTOSERVIZIO: IL TORINESE Visto che molto spesso (per ragioni estetiche o anche funzionali come talvolta accade) non si può rinunciare alle vetrate nei luoghi esposti, sarebbe indispensabile ridurne almeno la trasparenza. Applicare sagome nere di rapaci agli angoli dei vetri, sembrerebbe la soluzione più utilizzata. Osservando la sede della facoltà di biotecnologie è possibile notare come solo alcune delle numerose vetrate trasparenti siano munite di sagome o scritte, mentre le altre (quelle maggiormente pericolose poiché situate più in alto) ne sono quasi del tutto sprovviste

 

 

A chi, nel corso degli ultimi mesi, si fosse trovato a passeggiare davanti alla Scuola Universitaria per le Biotecnologie di Torino, situata in via Nizza, sarà capitato con molta probabilità di trovarsi davanti agli occhi uno scenario alquanto macabro e triste. Nell’ultimo periodo purtroppo, soprattutto durante le giornate di sole, è stato possibile vedere esemplari di vari uccelli -per la maggior parte passerotti- abbandonati senza vita sul marciapiede che costeggia lo splendido edificio.

 

VETRATA UCCELLI 1VETRATA UCCELLI 2Uno spettacolo davvero raccapricciante che sembrerebbe non trovare per il momento alcuna giustificazione, se non quella di attribuire le maggiori “responsabilità” alla stessa struttura di biotecnologie, edificio costruito nel 2006 che tra le tante particolarità, riporta quella di avere un’intera facciata composta unicamente da grosse vetrate trasparenti.

 

La maggior parte delle persone pensa che cacciatori, auto, gatti e pali della luce, siano tra le maggiori cause di mortalità non naturale per gli uccelli, sottovalutando completamente e non prendendo in considerazione il problema delle grandi vetrate presenti in molti palazzi delle nostre città. Secondo uno studio statunitense, sono infatti circa 4 milioni gli uccelli che ogni anno, solo in Italia, perdono la vita a causa dell’urto contro una vetrata di un edificio.

 

Secondo questo studio, il problema cominciò ad emergere intorno agli anni ’40, quando le costruzioni che contenevano pareti a specchio, vetri VETRATA UCCELLI6o plexiglass trasparente, iniziarono a moltiplicarsi a dismisura, dando pian pian vita ad una nuova struttura urbanistica presente ancora oggi in molte città del mondo. I grandi e piccoli vetri o i palazzi moderni con ampie pareti a vetrate, sono gli elementi che danno vita alle situazioni più pericolose per gli uccelli di ogni specie, poiché la maggior parte dei volatili non riesce a percepire tali strutture come pericolo. Provate ad immaginare quanti di noi andrebbero a sbattere contro le porte a vetri dei locali o dei bar se esse non fossero munite di maniglia o dell’apposito bollino rosso; la stessa cosa accade agli uccelli che, non distinguendo la vetrata del resto dell’ambiente che li circonda vi vanno a sbattere mentre sono in volo.

 

Visto che molto spesso (per ragioni estetiche o anche funzionali come talvolta accade) non si può rinunciare alle vetrate nei luoghi esposti, sarebbe indispensabile ridurne almeno la trasparenza. Applicare sagome nere di rapaci agli angoli dei vetri, sembrerebbe la soluzione più utilizzata; in realtà la loro efficacia non sarebbe così assoluta poiché nella maggior parte delle volte, queste sagome non verrebbero riconosciute come nemici dagli uccelli che vi si avvicinano in volo e, inoltre, soprattutto in periodi del giorno con poca luce, non presenterebbero un sufficiente effetto di contrasto.La mascheratura parziale mediante materiali opachi, ad esempio, rappresenterebbe a differenza della precedente, una delle soluzioni più efficaci e che fino ad oggi ha dato maggiori risultati positivi .

 

VETRATA UCCELLI3Nel 2008 la Stazione Ornitologica svizzera di Semphac ha pubblicato in collaborazione con alcuni esperti e alcune associazioni che si occupano della salvaguardia dei volatili, la brochure “Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli” una sorta di piccolo <<manuale>> che ha trovato vasta diffusione ed applicazione in tutto il mondo. Grazie alla continua collaborazione con utenti e rappresentanti dei prodotti di vetro, è stato possibile apportare alcuni piccoli cambiamenti così da ottenere ottimi risultati per quanto riguarda il rispetto e la salvaguardia di tutte le specie di volatili.

 

 

Osservando la sede della facoltà di biotecnologie è possibile notare come solo alcune delle numerose vetrate trasparenti siano munite di sagome o scritte, mentre le altre (quelle maggiormente pericolose poiché situate più in alto) ne sono quasi del tutto sprovviste. Provando a chiedere un po’ in giro a studenti e ad affezionati della zona, è emerso -ammettiamo con un certo stupore – che dal 2006 (anno in cui venne ultimato l’edificio) fino a oggi, in pochi si siano accorti di questo triste fenomeno.

 

Se la morte di quei passerotti rinvenuti davanti alla facoltà, sia dovuta all’urto contro le vetrate dell’edificio, non ci è possibile saperlo e né tanto meno possiamo arrogarci il diritto di affermarlo. L’unica cosa che può saltare all’attenzione di tutti è che sicuramente non siano state applicate nel modo corretto tutte quelle misure precauzionali che servirebbero ad evitare a qualsiasi tipo di uccello eventuali “incidenti” in volo.VETRATA UCCELLI4

 

 

Ci auguriamo che, anche solo ipotizzando una remota possibilità che questo sia avvenuto, d’ora in avanti si faccia maggiore attenzione a problematiche come questa e che la sede della facoltà di biotecnologie (che paradossalmente prima della ristrutturazione ospitava la facoltà di Veterinaria) non costituisca più, nel modo più assoluto, un effettivo pericolo per le tantissime specie di volatili che abitano la nostra città.

 

Simona Pili Stella

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Happy birthday, Museo del Cinema! Domenica Open day

Articolo Successivo

"Ho ammazzato mio cognato": ma non era vero

Recenti:

NATALE CON VALENTINA

E’ il personaggio più noto nel mondo della letteratura per l’infanzia, ha conquistato milioni di lettrici,

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta