Tradizioni, fede e turismo: via crucis a Gabiano

Anche quest’anno la Parrocchia di San Pietro apostolo a Gabiano, in Provincia di Alessandria, organizza una Via Crucis animata la sera del Venerdì Santo. Si tratta di un appuntamento che ormai è giunto all’undicesima edizione ed attrae spettatori, fedeli e non, e non soltanto dai comuni vicini, ma pure delle vicine province di Vercelli, Asti e Torino. La data per il 2017 è quella del 14 aprile, con partenza alle ore 21 dalla location naturale, e molto suggestiva, del Castello concesso dai proprietari, i marchesi Cattaneo Adorno.

Da qui si susseguiranno le varie tappe della Via Crucis attraverso un percorso guidato che si snoderà per le vie del paese, in angoli adatti la rendere efficace la presentazione, soprattutto dal punto di vista spirituale. E alla realizzazione dell’evento – che ormai può veramente aspirare a diventare una piccola Sordevolo (centro del Biellese dove ogni cinque anni va in scena la rappresentazione della Passione di Cristo con gli abitanti del paese a fare da figuranti) – contribuiscono in prima persona gli abitanti del comune monferrino, sotto la regia di don Carlo Pavin, che ne è stato l’ideatore sin dal suo arrivo nella comunità parrocchiale gabianese, riuscendo ad introdurre questo appuntamento che è diventato nel giro di pochi anni una tradizione. E si tratta di un impegno non da poco perché l’allestimento, la cura dei vari particolari, sempre con un occhio guardando alle condizioni meteo – qualche volta l’evento si è tenuto sotto la pioggia – richiedono un impegno non indifferente. Oltre all’aspetto scenico, che non manca, c’è anche un elemento forte sotto l’aspetto religioso, con il bacio della Croce in chiesa concluderà la serata che il sacerdote ricorda essere “di meditazione e di preghiera”. Quest’anno, per la prima volta, la manifestazione avrà anche un patrocinio, non oneroso, da parte dell’Unione dei comuni della Valcerrina, alla quale il territorio comunale di Gabiano appartiene. “La Via Crucis animata è un evento che, oltre a fare rivivere le profonde radici cristiane di questo territorio – dice Massimo Iaretti, consigliere delegato al turismo dell’Unione dei Comuni della Valcerrina – è anche in grado di attrarre persone da fuori zona, di farlo conoscere in altri luoghi del Piemonte e non solo. Analogamente a quanto avviene a Sordevolo, in Provincia di Biella, il paese ne è coinvolto in prima persona. Qui non c’è un anfiteatro ma un percorso molto suggestivo lungo le vie del paese. Ed è questo che l’Unione ha accolto immediatamente la richiesta del parroco di patrocinio, proprio per valorizzare ancora di più questo evento”

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Doccia fredda dalla sottosegretaria Boschi: “I 61 milioni chiesti da Appendino non sono dovuti”

Articolo Successivo

I vigili del fuoco salvano da incendio donna incinta

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta