Torino-Lione, fondi a rischio per l’Italia

TUNNEL2Per formulare le proprie proposte il governo avrà tempo fino a inizio 2015. Il finanziamento dell’Ue per l’opera potrebbe ammontare a 3,4 miliardi, oltre ai 2,9 italiani e 2,2 francesi

 

I ritardi da parte del Governo nel presentare all’Unione europea la domanda di cofinanziamento del 40% dei fondi necessari, potrebbe pregiudicare la realizzazione della Torino-Lione. Si capirà qualcosa probabilmente martedì prossimo quando, a Milano, si terrà il vertice dei ministri europei dei Trasporti, dove il ministro Maurizio Lupi incontrerà il suo omologo d’oltralpe Manuel Valls, appena insediatosi a Parigi.

 

I nodi al pettine sono più di uno. Il soggetto promotore dei lavori per la Tav, in base alle nuove regole, non sarà più Ltf ma dovrà esssere composto da emanzazioni statali italo-francesi che saranno gli azionisti. E gli intoppi nacono proprio nei tempi necessari a cambiare il soggetto promotore che sarà rappresentato in futuro dal ministero del Tesoro. Il bando pubblico lascia poco spazio: per formulare le proprie proposte il governo avrà tempo fino a inizio 2015. Il finanziamento dell’Ue per la realizzazione dell’opera potrebbe ammontare a 3,4 miliardi, oltre ai 2,9 italiani e 2,2 francesi.

 

Intanto, sul fronte giudiziario  Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav in Valle di Susa, è stato accusato di procurato allarme e istigazione a delinquere in due procedimenti della procura di Torino. I reati riguardano gli articoli diffusi nel web. L’avviso di chiusura delle indagini è stato siglato dal pm Andrea Padalino.

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