Torino come Domodossola

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Diciamolo pure, ad alta voce: il sindaco di Domodossola è un nostro eroe.
Sinteticamente. Ha dovuto multare una sedicenne che, ripresa da una telecamera, faceva i suoi bisogni alle 5 e 30 in strada, nel centro città.  La ragazza probabilmente era “vittima” della movida locale.Ecco l’ altra protagonista della storia: la movida. Alcune zone di Torino sono interessate dal fenomeno per la totale arrabbiatura dei locali residenti.  Io per l età sono fuori gioco,  ma debitamente informato da giovani che incontro e subisso di domande su cosa avviene. Un racconto per esemplificare. Riguarda sopratutto i giovanissimi.  Con pochi euro e commerciarti che eludono le ordinanze comunali, sballano bevendo birre ad altra gradazione. Cosa?  Si ritrovano solo per ubriacarsi e con altri pochi euro  sballarsi con apposite pasticchette. Bene ..siamo arrivati a raschiare il fondo del barile. E non penso di essere un vecchio bacchettone. Rivendico solo  la mia voglia di essere un individuo normale e questi fenomeni danno fastidio e preoccupano. Preoccupano anche perché negano un futuro a questi giovani e alla loro generazione. Torniamo al sindaco di Domodossola.  Torniamo per commentare alcune critiche reazioni che hanno come comun denominatore la puerilità Critiche che ” bollano” il sindaco  per i 5000 euro di multa e di non aver detto: fossi il genitore di questa ragazza mi porrei qualche domanda.Francamente non capisco dove avrebbe sbagliato e dunque non concepisco queste capziose critiche. Ma in un estremo tentativo di far ragionare mi pongo e vi pongo questa domanda: perché i genitori, che quasi sicuramente avranno difficoltà nel pagare, non hanno chiesto la commutazione della pena pecuniaria nell’obbligo per la propria figlia, di fare volontariato? Educare e chiedere aiuto allo stato per educare i propri figli. Nessuna compassione come nessuna crudeltà. Ciò che succede a Domodossola succede probabilmente a Torino, in diversi punti della città. I genitori che fanno? Dovrebbero pensare  al futuro dei propri figli educandoli ed il più delle volte sono i no che fanno crescere.
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