Terapia del sorriso, a Torino gli “eredi” di Robin Williams

patchIl grande cuore degli “eredi” di Robin Williams: anche nella nostra città si afferma la clownterapia del medico americano diventato famoso come Patch Adams, grazie al film con l’attore appena scomparso. La scienza ha provato le potenzialità del sorriso in chiave terapeutica. Come prevenzione, durante la degenza e la riabilitazione dei pazienti
 

 

Anche a Torino operano quelli che, in un certo senso, sono gli “eredi” di Robin Williams, l’attore tragicamente scomparso che ha regalato a milioni di persone il sorriso e profonde riflessioni attraverso il film “Patch Adams”, da lui magistralmente interpretato. Questo articolo vuole essere un omaggio al celebre attore e alle persone che danno vita alla clown-terapia.

 

Il riso fa buon sangue dice un saggio proverbio. Regalare un sorriso a chi affronta una degenza ospedaliera per cause più o meno gravi produce risultati che hanno dell’incredibile sulle guarigioni. La terapia del sorriso nasce all’inizio degli anni ‘80 in America per merito del Dottor Hunter Adams, divenuto poi il famoso Patch Adams per il soprannome attribuitogli da un paziente e reso poi mediatico dall’interpretazione di Robin Williams nel film celebre a livello planetario. Il medico americano (che a dire il vero non si riconosce pienamente nella sua trasposizione cinematografica), è stato in più occasioni a Torino – l’ultima nel 2010 alle Molinette – per illustrare la propria attività. Nella nostra città la clown terapia è presente attraverso l’opera meritoria di numerosi volontari.

All’insegna del motto  “andare oltre e portare la gioia a 360°” i volontari dell’associazione VIP (viviamo in positivo), con il loro  naso rosso portano allegria in ospedale, in carcere, nelle case di riposo, per strada, nelle missioni, applicando in pratica l’idea di Adams:  quella di modificare il rapporto tra medico-paziente basandolo su fiducia reciproca, amicizia, buon umore e creatività nel trasferire le cure necessarie. E oggi è possibile asserire scientificamente, attraverso la Gelotologia, che è una nuova disciplina della scienza  che studia le potenzialità del riso e delle emozioni positive in chiave terapeutica, come prevenzione , durante la degenza e riabilitazione dei pazienti, che la cura dei clown dottori ha impatti positivi sull’organismo, sia sotto il punto di vista psichico che fisico.

inizio molto incoraggianti, per una riduzione della degenza ospedaliera e per sino per  una riduzione di farmaci contro il dolore. occhiata ai benefici ottenuti da una sana risata:

– Ridere permette un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori; far cessare una crisi di asma provocando un rilassamento muscolare dei bronchi, migliora l’insufficienza respiratoria.
– Ridere ha un effetto benefico sul colesterolo e tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue.
– Ridere fa rilassare il nostro corpo. Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione cala e i muscoli si rilassano. Si può dire che il riso ha un ruolo di prevenzione dell’arteriosclerosi.
– Ridere possiede una funzione depurativa dell’organismo permettendo un miglioramento delle funzioni intestinali ed epatiche.
– Ridere combatte la stitichezza perché provoca una ginnastica addominale che rimesta in profondità l’apparato digestivo.
– Ridere, sullo stato generale di salute, combatte la debolezza fisica e mentale: vengono ridotti gli effetti nocivi dello stress.
– Ridere calma il dolore, in quanto distrae l’attenzione da esso e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità.
– Ridere è un  passo verso l’ottimismo e gioia di vivere e quindi ha delle proprietà antidepressive. Anche l’insonnia passa, perché ridere diminuisce le tensioni interne.

 

E’ importante quindi riconoscere che i servizi dei dottor clown, professionisti o volontari che siano, è un importante supporto all’attività medica perché molto spesso i dottori col naso rosso non si limitano solo a fare visita al piccolo paziente, ma lo accolgono sin dal primo ingresso nel reparto,affiancando il medico tradizionale nelle varie fasi, di visite, cure e iniezioni, in tutti quei momenti nei quali il bambino tende a spaventarsi. Il dottor clown dunque, va preso decisamente sul serio, perché è l’unico che “ fa guarire” con una risata.

 

Clelia Ventimiglia

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