La Signora del Bacio Perugina

BACIO PERUGINA

Lo scorso 21 settembre l’ottantesimo anniversario della morte

 

Niente è più dolce di un bacio tra innamorati…se poi ci sono anche nocciole e cioccolato il gioco è fatto. Simbolo e omaggio d’amore, il bacio Perugina, non poteva che nascere dalle mani e dalle idee di una donna, Luisa Spagnoli, operosa imprenditrice umbra, che lega il proprio nome a due eccellenze del made in Italy – moda e cibo – e di cui si è ricordato il 21 settembre l’ottantesimo anniversario della morte.

 

Come nasce questa dolce delizia? Nel 1907 Francesco Andreani, Leone Ascoli, Francesco Buitoni e Annibale Spagnoli, marito di Luisa, fondano la Perugina. Si dice che fu proprio Luisa, che in fabbrica lavorava fianco a fianco del marito, a notare come dopo la lavorazione del cioccolato venivano gettati chili di scarto di briciole di nocciole. Da qui l’idea di impastare i residui con il cioccolato. Dalla lavorazione nacque un cioccolatino dalla forma inconsueta che ricordava quella di un pugno: era nato il “cazzotto”. 

 

Poiché si sa, i cazzotti, non sono gradevoli da regalare, Giovanni Buitoni propose di chiamarlo bacio. I cartigli, che rendono unico il cioccolatino, sono invece un ‘idea dell’allora direttore artistico della Perugina Federico Seneca, che pare si fosse ispirato alla corrispondenza segreta tra Luisa e Giovanni Buitoni, figlio di Francesco e di quattordici anni più giovane. Si dice infatti che Luisa scrivesse biglietti d’amore all’amante e prima di farglieli recapitare li avvolgesse proprio attorno ai cioccolatini che dalla produzione mandava in assaggio. Così ancora oggi tra il cioccolato e l’incarto argentato, troviamo un dolce messaggio d’amore.

 

Marco Travaglini

 

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