Più sicurezza nei Comuni con l'aiuto della popolazione

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Dopo l’introduzione del sindaco Massimo Ghigo interverranno il coordinatore regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato Massimo Iaretti e Gianno Maiocco, sindaco di Scurzolengo

 

MORANSENGO – Si parlerà di controllo del vicinato in un incontro che si svolge in municipio venerdì 10 luglio a partire dalle ore 21. Dopo l’introduzione del sindaco Massimo Ghigo interverranno il coordinatore regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato Massimo Iaretti e Gianno Maiocco, sindaco di Scurzolengo, comune dell’astigiano dove il sistema viene attuato. Moransengo, come pure altri centri vicini, Cavagnolo, Brusasco, Monteu da Po, San Sebastiano Po, Lauriano, Casalborgone, vive quotidianamente il problema della microcriminalità (furti, truffe e relativi tentativi). Per questo è stata promossa da alcuni cittadini una petizione nei comuni interessati che ha raccolto circa 750 persone e consegnata ai sindaci, ai carabinieri ed ai prefetti di Torino e di Asti.  Il Controllo di vicinato, meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine. In sostanza di far diventare sistema quello che,  probabilmente, molti fanno già spontaneamente (ad esempio togliere la posta al vicino quando è assente da casa per troppo tempo, naturalmente d’intesa con lui, oppure affacciarsi alla finestra quando si sente suonare un allarme, oppure ancora se si vede una persona sospetta o un’auto girare prenderne nota ed, eventualmente, avvertire le forze dell’ordine).”.Sinora il Controllo di Vicinato si è sviluppato in Lombardia, in Veneto, in Emilia, sta avendo una buona diffusione in Provincia di Lucca. In Piemonte, dopo l’adozione di Casorzo, nel 2013, che è stata anche oggetto di interesse da parte dei media nazionali, a partire dalla Rai, è stato adottato anche a Ponzano Monferrato, dall’Unione dei comuni della Valcerrina, e da alcuni comuni in provincia di Asti, Cuneo e della Città Metropolitana di Torino

 

 

 

 

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