Non piove più: fiumi e laghi in sofferenza

Il caldo insolitamente elevato  di febbraio e di questo principio di marzo preoccupa gli agricoltori piemontesi, a causa della siccitàIl verificarsi periodicamente di eventi estremi, sfasamenti stagionali, piogge brevi ed intense,  il  rapido passaggio dal maltempo alla siccità sono fenomeni dannosi. Intanto il fiume  Po, osserva Coldiretti, “è come in piena estate” e sul  Lago Maggiore rispetto alla media del periodo mancano circa 100 milioni di metri cubi di acqua. Il presidente dell’associazione agricola Roberto Moncalvo esprime timore per le riserve idriche  necessarie per i prossimi mesi. Se torna  il freddo  la vite, le pesche e le albicocche potrebbero essere irreparabilmente danneggiate. Un andamento anomalo che  conferma la presenza cambiamenti climatici per i quali urge adottare, dicono gli agricoltori, un’adeguata azione di gestione del rischio.
 
 

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