La rivolta dei tassisti contro Uber, più di mille in piazza sotto la Mole: "Je suis taxi legale"

taxi2taxi4taxi6taxi7taxi8

Qualche tensione – ma subito sopita – con alcuni tassisti che sostavano in piazza Castello, anzichè aver preso parte al corteo fin dal suo inizio

 

Duemila secondo gli organizzatori, 1400 per la Questura, certamente più di mille nella realtà  i tassisti che hanno dato vita al corteo a Torino.

 

Il serpentone di manifestanti ha preso il via da piazza Arbarello. Tra gli slogan scanditi ad alta voce: “Chi non salta illegale è- è !”. I  partecipanti alla sfilata, scortati da un consistente schieramento di carabinieri, sono arrivati fino alla prefettura. Qualche tensione – ma subito sopita – con alcuni tassisti che sostavano in piazza Castello, anzichè aver preso parte al corteo fin dal suo inizio. Una delegazione numerosa è arrivata da Genova.

 

 In tanti con il naso rosso da pagliaccio. Fumogeni gialli e blu sono stati lanciati dasi tassisti, che hanno manifestato contro Uber. Chiedono al ministro Maurizio  Lupi di intervenire contro quello che definiscono un “servizio illegale” . I manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti dal sindaco Piero Fassino e dal prefetto di Torino. “Je suis taxi legale” la scritta più diffusa sui cartelli esposti dai tassisti.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

“Il Dio delle donne – L’eresia di don Geloso”

Articolo Successivo

Una sciovia per il rilancio di Viola Saint Greè

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta