Sono state rese note le motivazioni della Corte d’Appello di Torino relative alla sentenza con cui ribaltò lo scorso luglio il giudizio di primo grado, pronunciando 25 condanne per la Rimborsopoli degli ex consiglieri del Piemonte. “L’elevata frequenza di scontrini non inerenti di cui si afferma la presentazione erronea in buona fede è con tutta evidenza logicamente non credibile”, sostengono i magistrati e aggiungono che non si può considerare di rilievo politico ogni pranzo o cena al ristorante o un incontro al bar dove sia presente un consigliere regionale. La sentenza riguarda 25 ex consiglieri del Piemonte della legislatura di Roberto Cota.
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