Regione, centrodestra unito con l’incognita Chiampa

É ufficiale: per il centrodestra accordo di cartello per le elezioni regionali. Addirittura ipotesi di una unica lista. Berlusca Salvini e Meloni hanno raggiunto l’intesa. Del resto pochi pensavano che non sarebbe andata cosi. Al cuor non si comanda e tra i tre ci sono più affinità che altro. E con il governo gialloverde? Sornione Salvini aspetta come andranno le elezioni regionali ed europee e poi deciderà che cosa fare con i pentastellati.  Penso unico politico che in un colpo solo é Presidente del consiglio (scusate) lapsus freudiano, vice, segretario di partito, Ministro dell Interno e tutto fare nel governo, dagli Esteri alla Difesa. Ma si sa, a lui il lavoro non spaventa. Meloni sempre attenta. Senza il 4 % non andate da nessuna parte.Ed il Berlusca che a Matteo Renzi  magari con dispiacerebbe, saluta definitivamente.  Per li Piemonte manca solo il candidato ed é fatta. Ed anche qui sembra che il Berlusca abbia portato a casa uno dei suoi. Basta superare la soglia del 33 per cento e la vittoria é assicurata. Alle regionali non c è ballottaggio e  i pentastellati sono fuori gioco. Personalmente sono curioso di vedere chi candideranno. Spero che almeno conosca la geografia del Piemonte.  Forse Sergio Chiamparino tenta di scombinargli i piani candidandosi.Ma anche per lui é dura.Non c’è dubbio, il vento è cambiato. Propone che Pd e Forza Italia non si presentino con propri simboli: sotto il suo nome liste civiche. Si dice che a suo tempo Enzo Ghigo, contrariato da Roberto Rosso, aveva chiesto ai suoi di votare Chiampa. Altri tempi e soprattutto eravamo in comune, dove il ballottaggio c’è.  Altri tempi e altre situazioni.  Francamente non ce lo vedo chi è rimasto in Forza Italia e non sopporta il governo grigio verde votarlo. Eppure Sergio ha sempre incontrato i gusti dell’elettorato moderato. Lui che ha fatto del buon senso il suo cavallo di battaglia. Ma anche qui mi sa che il buon Senso non basti.E dulcis in fundo eccoli gli alternativi di sinistra, autodefinitisi la “vera ed unica sinistra”. I nostrani rifondaroli comunisti sono sempre pronti ad un accordo basta che sia alle loro condizioni. Per poi accusare il Pd di aver fatto vincere la destra. Un Pd sempre più isolato. Sempre più in crisi d identità. Puntano alla liquefazione del consenso pentastellato, movimento sempre più in difficoltà.  Ma non é detto che chi è deluso ritornerà a votare Pd. Matteo Salvini ha ereditato la Lega Nord al 4 % portandola al 17. I sondaggio lo danno oltre al 31, primo partito d Italia.  Elegantemente é passato da “prima i Celti” a  prima quelli del Nord. Poi prima gli Italiani.  Con il 17 conta 10 volte tanto i Grillini con il 33. Questo miracolo lo ripeterà in Piemonte. Gli piace vincere facile. Lui e bravo. Ma gli altri decisamente in difficoltà. E il vuoto in politica come nella vita non esiste
E se poi Sergio ci ripensasse? Vedremo.
Patrizio Tosetto
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