Referendum Tav: ora che succede?

di Ibis

Il tema Tav è troppo importante per Torino e il Piemonte per non tornarci sopra: Dopo mille tentennamenti martedì il Presidente della Regione presenterà in consiglio la proposta di consultazione popolare. Ovviamente chi è favorevole all’opera deve andare in massa a votare, gli altri probabilmente opteranno per l‘astensionismo cercando di depotenziare un risultato favorevole largamente scontato. Sarà interessante vedere cosa farà la Lega in consiglio regionale, visto che i 5 stelle, fautori della democrazia diretta,…sono contrari al referendum sapendo di perdere. Io penso che la Lega voterà contro, con qualche pretesto politico, dicendo ad esempio che è una mossa di Chiamparino in vista delle regionali . Ma il doppio gioco leghista sul Tav rischia di far perdere loro consensi. In realtà la posizione della Lega rischia di essere , per Torino, ancora più pericolosa dei No tav . Questi ultimi infatti sono destinati ,alla lunga, a perdere , mentre la Lega potrebbe far passare ,dopo le europee , un sì a un progetto “al risparmio” che taglierebbe fuori l’area torinese e la valle di Susa dai benefici più diretti. Lo ha già detto Giachino in Piazza: si parla di un progetto che abolisce la stazione internazionale di Susa e lo scalo merci di Orbassano, tirando dritto verso Novara- Milano. A questo punto si farà un grande interporto a Novara e non più nell’hinterland torinese con tutti i benefici in termini di posti di lavoro e movimentazione di merci  verso la Lombardia. Lo stesso traffico passeggeri di Torino sarebbe penalizzato: soltanto qualche treno tornerebbe indietro da Settimo verso la città, ma la linea  diretta sarà la Milano –Lione, come già dice il sindaco di Milano Sala. Addio , dunque,  anche ai vantaggi per il turismo in Val Susa e a Torino, ripagata con una metropolitana interna che porta la gente da Barriera di Milano a Mirafiori…che sarà naturalmente affollata di turisti da Francia, Belgio e Spagna. Il sindaco Appendino avrebbe così il danno e la beffa, con una operazione politica di raro autolesionismo ( dopo aver già favorito la candidatura Milano –Cortina per le Olimpiadi):la Tav si fa, ma taglia fuori Torino. Un’ultima notazione:  Milano e il Veneto non ci correranno certo in soccorso, in fondo a loro interessa la linea internazionale, che passi da Orbassano  o vada direttamente a Novara , per loro non cambia nulla. Il Piemonte e Torino si troveranno ancora una volta soli.

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