RADICALI: SOLO 7 PARLAMENTARI PIEMONTESI NELL’INTERGRUPPO EUTANASIA LEGALE

perna foto mole mongolfiera“Mentre la maggioranza dei cittadini chiede di discutere i parlamentari che fanno?”

Riceviamo e pubblichiamo

E’ finalmente iniziato in Parlamento l’iter in Commissione della legge che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. Dei 67 Deputati e Senatori piemontesi solo 7 hanno aderito all’Intergruppo Eutanasia legale. Si tratta di Elena Ferrara, Elena Fissore e Fabio Lavagno del Partito Democratico; Eleonora Bechis e Manuela Repetti di Alternativa Libera; Giorgio Airaudo e Celestino Costantino di Sinistra Italiana – SEL. 3 su 35 del PD, 2 su 2 di AL, 2 su 2 di SI-SEL, nessuno dei 9 eletti del Movimento 5 Stelle e nessuno appartenente agli altri gruppi di centro-destra.

Dichiarazione dei Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni, Silvja Manzi e Laura Botti:

«Torino è la città del record di firme raccolte in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dai Radicali che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. Dal Piemonte Dominique Velati, con il suo coraggio, ha lanciato un appello al Parlamento per chiedere la discussione della legge, prima di recarsi in Svizzera per morire utilizzando un diritto a noi italiani precluso dall’assenza di una legge. La scarsa presenza di parlamentari piemontesi nell’intergruppo sottolinea il netto contrasto con una società che avanza, malgrado l’arretratezza della politica e dei suoi rappresentanti. La discussione deve essere affrontata, prendendo atto che legalizzare, come sempre, è meglio che proibire e che regolamentare consente di meglio controllare una pratica che esiste sotto traccia e senza controllo in molte realtà del nostro Paese. Mentre la maggioranza dei cittadini chiede di discutere i Parlamentari piemontesi che fanno? Di nuovo sono i Radicali a lanciare la palla avanti e a promuovere diritti contro conservatorismi di destra e sinistra. “Parliamone, parliamone!” invocava Dominique prima di morire. Parlatene e decidete, è ora di sfondare anche questo muro e costruire una civiltà dove poter scegliere di porre fine alle proprie sofferenze non sia un tabù.»

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