Putin dichiara guerra alle pesche piemontesi

12 mila  quintali di pesche destinate al mercato russo respinti alle frontiere a causa dell’embargo

 

PESCHE

La guerra fredda diplomatica  di  Stati Uniti e Unione Europea nei confronti della Russia mette a rischio l’agricoltura piemontese.

 

Sono infatti ben 12 mila i  quintali di pesche destinate al mercato russo respinti alle frontiere a causa delle ritorsioni decise da Putin.

 

 “La frutta bloccata per l’embargo – spiega Coldiretti al sito Ansa – era caricata su una sessantina di camion frigo. E’ un’altra mazzata ai produttori”.

 

Un danno enorme che riguarda il 60% dei due milioni di quintali di frutta prodotti nella nostra regione e destinati all’estero, in particolare ai Paesi dell’est, principale meta del nostro export.

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