Profondo rosso, legge “salva Piemonte” in soccorso al bilancio

REGIONE PALAZZOgiunta regionale chiampaIl clima che si respira in Giunta regionale non è dei migliori, soprattutto dopo la mazzata dei giorni scorsi arrivata con la bocciatura – sempre da parte del governo – della variazione di bilancio regionale per sbloccare i circa 800 milioni di euro da destinare ai fornitori della Sanità piemontese

 

La Regione dovrà aprire urgentemente un tavolo di trattative con il governo per dare il via libera a un decreto “Salva Piemonte”. I conti segnano un profondo rosso difficilmente sanabile. la Corte dei Conti darà il proprio responso entro il fine settimana: sta esaminando il rendiconto regionale del 2013 e il disavanzo potrebbe ammontare a 5 miliardi di euro, di cui la metà legati alla legge “sblocca crediti”.

 

Su questo tema le interpretazioni del governo e della Regione sono diverse. I fondi arrivati al Piemonte, circa 2,5 miliardi, secondo i magistrati contabili della Corte dei Conti sarebbero stati impiegati per “rattoppare” il bilancio 2012. Da piazza Castello si sostiene che tali fondi, infatti, secondo una clausola, potevano in parte essere usati per sanare il disavanzo.

 

Certo il clima che si respira in Giunta regionale non è dei migliori, soprattutto dopo la mazzata dei giorni scorsi arrivata con la bocciatura – sempre da parte del governo – della variazione di bilancio regionale per sbloccare i circa 800 milioni di euro da destinare ai fornitori della Sanità piemontese.

 

Le trattative romane, che vedranno impegnati il governatore Sergio Chiamparino e il suo vice Aldo Reschigna, punteranno anche a spalmare in più anni i debiti così da alleggerire il peso sulle casse regionali.

 

 

 

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