PIÙ DI DUEMILA PERSONE DA TUTTA ITALIA PER DIRE NO ALLO ZOO

UNA  MAREA UMANA COLORATA HA INVASO TORINO PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LO ZOO

Contrariamente a quanto affermato da alcuni media, secondo i quali i partecipanti alla Manifestazione erano poche centinaia di persone, da una stima delle Forze dell’Ordine erano invece più di un migliaio.  Secondo gli organizzatori erano almeno 2.000


Una partecipazione che a Torino non si vedeva da tempo e che ha dimostrato una volta di più quanto si siano amplificati il rispetto per gli animali e l’opposizione verso la riapertura dello zoo in Parco Michelotti. È stata una giornata di festa quella che si è svolta a Torino e che ha richiamato gente da tutta Italia per protestare contro la riapertura dello zoo di Torino in Parco Michelotti.
La città, da tutto il mese tappezzata da manifesti che invitavano alla Manifestazione Nazionale del 27 maggio, ha visto il culmine della protesta nella fiumana di gente che, arrivata da tutta Italia, ha invaso le strade principali di Torino. Una folla colorata, composta e pacifica, ha percorso il tragitto dalla Stazione di Porta Susa fino a Parco Michelotti. Persone di tutte le età, bambini, tanti cani. Tutti a manifestare contro il progetto che vede la riapertura dello zoo e la privatizzazione di un Parco pubblico. Gli organizzatori, rappresentanti delle maggiori sigle dell’animalismo e ambientalismo nazionale, erano visibilmente soddisfatti anche se hanno dichiarato che questo è solo l’inizio e non si fermeranno finchè non verrà fermato il progetto.

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La manifestazione aveva come titolo NO AGLI ZOO – NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEI BENI COMUNI. Ai discorsi di chiusura, che si sono svolti proprio davanti all’ingresso del vecchio zoo in Parco Michelotti, oltre ad alcuni presidenti nazionali delle organizzazioni promotrici ha parlato anche Ugo Mattei, primo firmatario degli 11 autorevoli giuristi di tutta Italia che hanno firmato una dichiarazione congiunta a proposito della minaccia, da parte della Giunta Appendino, di fantomatiche multe plurimilionarie nel caso si fermasse il progetto, che appaiono del tutto inverosimili da un punto di vista legale. Gli undici giuristi hanno dichiarato: “una penale congrua non potrebbe superare significativamente il costo ragionevole della progettazione, una cifra dunque relativamente modesta che lascia certamente all’amministrazione in carica la scelta politica sul se interrompere o meno la realizzazione dello Zoo.” La  prossima tappa delle iniziative del Comitato, che rappresenta un folto numero di cittadinanza, sarà l’incontro in VI Commissione del 6 giugno in cui si discuterà con il Consiglio Comunale la richiesta della petizione “No alla riapertura dello zoo in Parco Michelotti”.

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Per:
ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino, SOS GAIA

Rosalba Nattero

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