PIANO DI ABBATTIMENTO DELLE NUTRIE A TORINO. LAV E CONSULTA: “UN INUTILE FAVORE AI CACCIATORI”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Nei giorni scorsi la Giunta Appendino ha approvato un piano di abbattimento delle nutrie presenti sul territorio metropolitano della città di Torino. L’amministrazione pentastellata ha dunque scelto la strada dell’eradicazione violenta, a dispetto dei buoni propositi pre-elettorali, senza tenere in considerazione, ancora una volta, il diritto di tutti gli animali ad essere tutelati da violenze e abusi. La LAV rileva che simili decisioni, oltre che non tenere in minima considerazione i diritti degli individui appartenenti a specie diverse dalla nostra, hanno già mostrato in passato tutta la loro inefficacia. «E’ oramai dimostrato che le cosiddette eradicazioni non diminuiscono la popolazione delle specie colpite. Al contrario, le uccisioni indiscriminate, che rappresentano un mero favore alla sete di sterminio dei cacciatori, non fanno altro che innescare i naturali meccanismi di sopravvivenza delle specie oggetto delle uccisioni di massa, facendone aumentare le nascite per sopperire ai decessi» – dichiara Gualtiero Crovesio, responsabile della LAV a Torino. «Invitiamo quindi la Città Metropolitana ad attuare un programma di sterilizzazione, che rappresenterebbe l’unica via efficace alla riduzione della presenza delle nutrie nel territorio metropolitano, come già suggerito dal dott. Enrico Moriconi, Garante Regionale per Diritti degli Animali». Le nutrie sono mammiferi che, come ad esempio i cani o i gatti, sono in grado di provare emozioni complesse, e possono creare facilmente legami affettivi anche con gli esseri umani. Lo sanno bene i tanti torinesi, soprattutto bambini, che negli ultimi anni sulle sponde del Po hanno creato un vero e proprio rapporto di affezione con questi roditori. «Le associazioni animaliste chiedono alla Sindaca Appendino e a tutto il Consiglio Comunale di farsi parte attiva per la realizzazione di un progetto pilota di sterilizzazione, al quale sono disponibili a fornire massima collaborazione» – conclude Marco Francone, Presidente della Consulta delle associazioni animaliste della Città di Torino.

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