Parla la “sposa bambina”: “Non voglio che le mie sorelline facciano la mia stessa fine”

Temo che le mie sorelline possano fare la mia stessa fine. Che un giorno vengano costrette a sposare qualcuno che non amano. Non voglio che questo succeda. Non devono passare quello che ho passato io; aiutate anche loro per favore”. Questa, come riportato dai media,   è la richiesta di aiuto che Rashida, una ragazzina di 15 anni, ha fatto agli agenti del Commissariato Barriera di Milano che, qualche settimana fa, l’hanno sottratta al terribile destino di sposare contro la sua volontà un uomo più grande di lei di 10 anni. Da qualche giorno la ragazza vive nella comunità che l’ha accolta e sembra aver ritrovato la serenità che le era stata portata via dalla sua famiglia (di origine egiziana), quando l’aveva promessa in sposa ad un commerciante di Porta Palazzo molto più grande di lei. Per opporsi a quella decisione, Rashida era anche arrivata a tentare il suicidio ma era stato tutto inutile visto che la sua famiglia era determinata a mandarla in Egitto dalla futura suocera, dove non avrebbe più potuto ribellarsi. La sua salvezza è stata quella di confidarsi con la sua migliore amica che, capita la gravità della situazione, l’ha convinta a denunciare il tutto chiamando il numero del Servizio di emergenza Infanzia. Fortunatamente l’intervento della polizia, guidato dal vice questore del Commissariato Barriera di Milano di Torino, Alice Rolando, è stato repentino: Rashida è stata immediatamente tolta alla madre e affidata alle cure della comunità in cui ora vive ed è serena. L’unica preoccupazione della ragazzina è per le sue sorelline di tre e sei anni, poichè è convinta che la madre possa riservare anche a loro lo stesso terribile destino. La situazione familiare è ovviamente monitorata dagli assistenti sociali che tengono sotto controllo la madre di Rashida; la donna nonostante sia stata denunciata anche per abusi contro la ragazza, nega ogni cosa. La polizia inoltre sta cercando anche l’uomo che avrebbe dovuto essere il futuro marito di Rashida, in quanto anche se in fin dei conti lui non ha commesso alcun reato, nel momento in cui avesse convolato a nozze con una quindicenne e oltretutto contro la sua volontà, avrebbe commesso violenza sessuale e abusi nei confronti di una minorenne. L’uomo però per il momento non si trova e “voci di corridoio” dicono che sia già fuggito in Egitto per paura di ripercussioni legali. Per avere un aiuto nelle ricerche è già stato attivato il consolato.

Simona Pili Stella

(foto: archivio)

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