Oggi al cinema

Le trame dei film nelle sale  di Torino 

A cura di Elio Rabbione

 

Agnus Dei – Drammatico. Regia di Anne Fontaine, con Lou de Laage, Agata Kulesza e Agata agnus-filmBuzek. Nella Polonia del 1945, Mathilde, giovane medico in servizio presso un ospedale da campo francese, riceve la visita di una suora con la richiesta di recarsi immediatamente al convento vicino. Appena giunta, la ragazza scopre il dramma di alcune monache: stanno per partorire, sono state violentate da soldati russi. Il racconto di una storia vera sotto lo sguardo e il sentimento dell’autrice di “”Gemma Bovery”. Durata 115 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Animali fantastici e dove trovarli – Fantastico. Regia di David Yates, con Eddie Redmayne, Colin Farrell e Katherine Waterstone. Ovvero la scrittrice miliardaria J.K. Rowling prima della nascita di Harry Potter. E ancora, primo capitolo di una saga che ne prevede altri quattro. Il maghetto Newt Scamander sbarca a New York, siamo nel 1926, volendo contattare il Magico Congresso degli Stati Uniti, con una valigetta di piccoli proporzioni da cui fuoriescono creature inimmaginabili, capaci di dar vita ad una avventura decisamente straordinaria. Durata 133 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Chico, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci anche V.O.)

 

animali-film-2Animali notturni – drammatico. Regia di Tom Ford, con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Armie Hammer e Aaron Taylor-Johnson. Opera seconda dell’autore del perfetto “A single man”, Gran Premio della Giuria a Venezia. Susan, celebre gallerista di Los Angeles, riceve un giorno dall’ex consorte le bozze di un romanzo che lui, da sempre con ambizioni di scrittore, le ha dedicato. Nelle pagine è racchiusa la vicenda di un padre e marito che in vacanza in Texas con la famiglia si imbatte in un balordo e con un gruppo di amici suoi. Letteratura e vita si mescoleranno e l’esistenza di ognuno cambierà per sempre. Durata 117 minuti. (Ambrosio sala 2, Massaua, Eliseo blu, Ideal, Uci)

 

La cena di Natale – Commedia. Regia di Marco Ponti, con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti e Michele Placido. Capitolo secondo, dopo il successo di “Io che amo solo te”, con i personaggi creati da Luca Bianchini, sempre nella cornice innevata di Polignano a Mare. Tra i tanti fatti che arricchiranno anche questa puntata, una nuova gravidanza di Chiara, che unirà e dividerà la coppia, tra amori e gelosie. Durata 104 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

Il cittadino illustre – Commedia. Regia di Gastçn Duprat e Mariano Cohn, con Oscar Martinez. Daniel Mantovani è uno scrittore, vincitore del Nobel, in piena crisi creativa. Da Barcellona, dove da anni si è stabilito, accettando l’invito che i cittadini di Salas dove lui è nato e cresciuto gli hanno inviato, si reca in Argentina. L’accoglienza è entusiasmante, è anche l’occasione per rivedere il primo amore, tutto sembra trascorrere all’insegna della felicità: poi, poco a poco, prende piede il malumore come pure una strisciante violenza, rinfacciando tutti i cittadini di Sala i peccati giovanili, le aspre critiche che lo scrittore ha rivolto al proprio paese. Coppa Volpi veneziana al protagonista. Durata 118 minuti. (Classico)

 

Come diventare grandi nonostante i genitori – Commedia. Regia di Luca Lucini, con Margherita gandi-genitori-filmBuy, Giovanna Mezzogiorno e Matthew Modine. L’arrivo in Liceo di una nuova preside che contro il parere di allievi e genitori decide di non partecipare al concorso scolastico nazionale per gruppi musicali, rincarando anzi l’attività quotidiana dei ragazzi. Ma alla fine saranno questi ad avere l’ultima parola. Durata 90 minuti. (Greenwich sala 3, Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Doctor Strange – Fantastico. Regia di Scott Derrickson, con Benedict Cumberbacht, Tilda Swinton e Mad Mikkelsen. Un medico newyorkese, all’apice del successo, vede compromessa la propria professione da un incidente d’auto, per cui la forza e l’abilità delle sue mani non sono più quelle di un tempo. In un antico monastero del Nepal, dove decide di recarsi, l’uomo di scienza convertito ad un ruolo del tutto mistico, fa il suo incontro con un Maestro, detto l’Antico, cui sta a cuore la protezione della Terra da forze negative. Alla nuova scuola prevarranno arti marziali e autocontrollo, per una lotta comune contro il Male. Un vecchio eroe dei fumetti Marvel rispolverato per l’occasione. Durata 115 minuti. (Ideal, Uci)

 

sogni-filmFai bei sogni – Drammatico. Regia di Marco Bellocchio, con Valerio Mastandrea, Roberto Herlitzka, Piera Degli Esposti e Berenice Bejo. Dal bestseller di Massimo Gramellini, giornalista tra i più apprezzati in Italia, celebre per il suo “Buongiorno” lanciato dalla prima pagina della “Stampa”, volto televisivo del Circo Barnum firmato Fazio e oggi pure in autonomia (riempitiva causa rimpicciolimento spazi). Un romanzo che è la perdita della madre da parte di un bambino di soli nove anni, una perdita che ha condizionato la vita di un uomo oltre i quarant’anni. Durata 134 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Reposi)

 

Free State of Jones – Drammatico. Regia di Gary Ross, con Matthew McConaughey. Una storia vera, tratta tra l’altro dall’omonimo libro di Victoria E. Bynum, di quelle storie che di rado i libri di storia ti lasciano leggere. Infatti, visto al recente TFF, ci si trova abbastanza impreparati davanti a jones-filmquesto angolo di storia americana così poco frequentato. La storia di Newt Knight, uomo di luci e ombre qui ritratto con i colori illuminati del valore e dell’umanità, preso nell’ingranaggio sanguinoso della Guerra di Secessione, disertore per un ritorno nella sua contea di Jones, raccolse intorno a sé un gruppo di ribelli che raccoglieva uomini di colore, sino ad allora schiavi, e proprietari di piccole risorse, lontani dall’idea dello schiavismo. La lotta contro il feroce colonnello Lowry, l’asserragliarsi all’interno delle paludi che hanno il sapore della foresta di Sherwood, la resistenza con ogni mezzo, l’unione con una ex schiava. Temi suggestivi, facce scavate, eccellente confezione, protagonista teso sino allo spasimo, un obbligo a girar pagina rispetto alla Rossella di Via col vento, interesse e ricercata partecipazione: ma troppe volte il film non riesce a coinvolgere, scivola giù per i sentieri del melodramma o delle sdolcinature troppo colorate (non contando quelle pennellate in epoca moderna davvero fuori luogo), senza ridarci quelli ben più asciutti del dramma che tutti ci aspetteremmo. Durata 139 minuti. (Greenwich sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

genius-filmGenius – Drammatico. Regia di Michael Grandage, con Colin Firth, Jude Law, Laura Linney e Nicole Kidman. Nella New York della fine degli anni Venti, l’incontro e l’amicizia tra lo scrittore Thomas Wolfe e l’editor Maxwell Perkins, che già aveva fiutato giusto tra le pagine di Scott Fitzgerald e di Hemingway grazie ad un talento non comune. Tanto lo scrittore è stravolto di esuberanza nel carattere e in una scrittura che si porta appresso numeri impensabili di pagine, quanto Max è di poche parole, amante della vita familiare, di calmi sguardi paterni, di aggiustamenti, di desiderio di sfrondare quel troppo scrivere. Wolfe morì appena trentottenne, e i rapporti tra i due alla fine s’incrinarono parecchio, accusato l’editor di aver stravolto con tutte le rigacce lanciate sul foglio quel che più di impetuosamente genuino c’era nello scrittore. Bello il soggetto, interessante per quanto scarnifica di quel rapporto, ma la passione è altra cosa, sia quella delle immagini e dei dialoghi sia quanto quella che lo spettatore vede crescere in sé. Il tutto scardinato da una sempre più incartapecorita Kidman, che non riesce più a costruire uno straccio di personaggio, anche soltanto per brevi tocchi. Durata 104 minuti. (Nazionale sala 2)

 

In guerra per amore – Commedia. Diretto e interpretato da Pif, con Miriam Leone e Andrea Di Stefano. L’autore/interprete di “La mafia uccide solo d’estate” immagina questa volta che Arturo, un candido ragazzo newyorkese di origini siciliano, per chiedere la mano dell’innamorata Flora al padre debba catapultarsi nella terra d’origine: dove, siamo in pieno 1943, c’è la guerra e lo sbarco delle truppe a stelle e strisce ampiamente appoggiato dai boss mafiosi. Durata 99 minuti. (Greenwich sala 2, Reposi)

Io, Daniel Blake – Drammatico. Regia di Ken Loach, con Dave Johnson, Hayley Squires, Natalie Ann Jamieson. Un carpentiere di Newcastle, ormai sessantenne, è costretto un giorno a chiedere un sussidio statale per una grave crisi cardiaca. Il medico gli ha proibito di lavorare e Daniel si ritrova a rivolgersi all’assistenza pubblica, ormai privatizzata, per un riconoscimento di invalidità. La macchina burocratica inglese lo costringerà a cercare lavoro, per aprirgli una lunga strada di umiliazioni e di ricorsi. Ancora un esempio del cinema politico e della rabbia di Loach, un “teorema” svolto dal regista con l’abituale metodica professionalità, la dimostrazione che c’è sempre l’occasione per trovare qualcosa nel mondo britannico, e non solo, che ti manda il sangue alla testa: ma questa volta Loach, forse per una sceneggiatura troppo “lineare” e “inevitabile”, non soddisfa come in tante altre prove del passato. Premiato a Cannes con la Palma d’oro. Durata 100 minuti. (Romano sala 3)

 

Masterminds – I geni della truffa – Commedia. Regia di Jared Hess, con Zach Galifianakis. Progetto inizialmente offerto a Jim Carrey, è il resoconto in chiave comica di una rapina, tra le strade degli States, che vede coinvolto David dalla vita monotona e desideroso di darle una spinta più che clamorosa, la sua collega Kelly per cui nutre una vera e propria cotta più un gruppo di (divertenti) balordi con cui dare l’assalto a 17 milioni di dollari. Durata 94 minuti. (The Space, Uci)

 

Mechanic: Resurrection – Azione. Regia di Dennis Gansel, con Jason Statham e Jessica Alba. Il regista tedesco dell “Onda” firma a Hollywood il sequel di “Professione assassino” e Statham riprende gli abiti di Arthur Bishop, infallibile nella propria missione di sicario, questa volta per eliminare gli uomini più pericolosi del mondo. Durata 98 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

Quel bravo ragazzo – Commedia. Regia di Enrico Bando, con Herbert Ballerina, Enrico Lo Verso e Tony Sperandeo. Ingenuo e sognatore, un ragazzo è costretto a sostituirsi al padre deceduto, un padre di professione boss mafioso. Durata 90 minuti. (The Space, Uci)

 

La ragazza del treno – Thriller. Regia di Tate Taylor, con Emily Blunt, Justin Theroux, Haley ragazza-treno-filmBennett e Rebecca Ferguson. Ricavato dal bestseller di Paula Hawkins, mutato il panorama di periferia essendoci trasportati da Londra a New York, come chi ha letto l’avvincente romanzo ben sa (con la propria diversa triplice visuale femminile, con la sua bella dose di andirivieni temporali che ingarbugliano all’inizio ma che poi spianano una felice – per il lettore – strada alla conclusione) è la storia di Rachel, divorziata e alcolista, che ogni mattina, nella finzione di continuare ad avere un lavoro, passa con il treno dinanzi ad una casa in cui vive una coppia, da lei subito idealizzata. Poi c’è Anna, per cui Rachel è stata lasciata, che ora vive con Tom, l’ex di Rachel, non lontano da quella casa, e ancora Megan, la donna idealizzata ma forse da riconsiderare, che un giorno scompare. Rachel è legata a quella vicenda di tradimenti, amnesie, sparizioni e crudeltà più di quanto non immagini. Durata 112 minuti. (Greenwich sala 3, Massaua)

 

Sing Street – Commedia musicale. Regia di John Carney. Nella Dublino degli anni Ottanta, la vita, l’amore, la band, il successo del giovane Conor. Durata 104 minuti. (Ambrosio sala 3)

 

7 minuti – Drammatico. Regia di Michele Placido, con Ottavia Piccolo, Ambra Angiolini, Violante Placido e Fiorella Mannoia. Tratto dal testo teatrale di Stefano Massini, il film narra del passaggio di un’azienda tessile italiana nelle mani di una nuova proprietà estera, che esclude i licenziamenti ma pone un’unica richiesta: quanti lavorano all’interno della fabbrica dovranno rinunciare a sette minuti della pausa pranzo. Toccherà al consiglio di fabbrica avallare o no la richiesta. Durata 92 minuti. (Greenwich sala 2)

 

snowden-filmSnowden – Biografico. Regia di Oliver Stone, con Joseph Gordon-Levitt, Melissa Leo, Zachary Quinto e Tom Wilkinson. In una stanza d’albergo di Hong Kong, Snowden sta con un paio di giornalisti e una documentarista in attesa di poter rendere pubbliche le rivelazioni riguardanti i dati trafugati alla Agenzia Nazionale per la Sicurezza al fine di smascherare il sistema di intercettazioni che coinvolge il mondo intero. Come sottoracconto, Stone torna agli anni giovanili del protagonista, in un ampio flashback, dalla richiesta di arruolamento nelle forze speciali al percorso che attraversa Cia e Nsa, alle missioni in Giappone e alle Hawaii, alla condanna come spia e traditore del proprio paese: ma anche con un suo largo seguito di simpatizzanti, che vedono in lui un paladino delle libertà. Durata 134 minuti. (Eliseo rosso, F.lli Marx sala Harpo, Lux sala 1, Massimo sala 1, The Space, Uci, anche V.O.)

 

Sully – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Tom Hanks, Aaron Eckart e Laura Linney. Ovvero la storia dell’eroe Sullenberger, che il 15 gennaio 2009 portò in salvo, alla guida del suo aereo, 155 passeggeri, facendolo ammarare nelle acque del fiume Hudson. Un’opera raccontata da Eastwood con una lucidità davvero geniale, essenziale, precisa nella descrizione dei fatti e dei sully-2sentimenti contrastanti del protagonista, un Tom Hanks partecipe e immedesimato come raramente lo ricordiamo, la sua sicurezza e la sua battaglia contro chi lo riderebbe un incompetente, lo sguardo sui giudici e la replica a quelle simulazioni di volo che, nel processo cui fu sottoposto Sully con il suo copilota, non tenevano assolutamente conto del fattore umano, di una decisione che andava presa nel giro di una manciata di minuti: ad ogni inquadratura facendo partecipare lo spettatore, ad ogni attimo della vicenda – le notti nella stanza d’albergo, le telefonate a casa alla moglie, i dubbi, i timori, la felicità tutta chiusa dentro nell’apprendere che tutti quei passeggeri sono sani e salvi, nessuno escluso – che pur ha, a quasi otto anni dal suo sviluppo, un esito conosciuto. Durata 95 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, F.lli Marx sala Groucho e sala Chico, Ideal, Romano sala 2, The Space, Uci anche V.O.)

 

Trolls – Animazione. Regia di Mike Mitchell e Walt Dorn. Poppy (qui con la voce di Elisa) a fianco di Branch partirà per un’avventura oltre il mondo a lei conosciuto, ovvero una missione alquanto rischiosa per salvare i suoi amici dal cattivissimo Bergen. Ancora un avventura dai creatori di Shrek per le creature animati dai coloratissimi capelli. Durata 96 minuti. (Massaua, Uci)

 

natale-sud-filmUn Natale al Sud – Commedia. Regia di Federico Marsicano, con Massimo Boldi, Anna Tatangelo, Paolo Conticini e Biagio Izzo. Primo cinepanettone natalizio, dove un carabiniere milanese, Peppino, e un fioraio napoletano, Ambrogio, festeggiano il Natale nella stessa località turistica, scoprono l’amore dei rispettivi figli per due coetanee, sino ad allora sconosciute: faranno di tutto per farli incontrare, ma anche i loro matrimoni correranno il rischio di naufragare. Durata 90 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

La verità negata – Drammatico. Regia di Mick Jackson, con Rachel Weisz, Tom Wilkinson e Thimothy Spall. Attraverso le pagine pubblicate da Deborah Lipstadt, scrittrice statunitense di origini ebree, sceneggiate dal drammaturgo David Hare, la storia del processo che la vide impegnata tra il 1993 e il 2000 ed in contrapposizione alla persona e alle idee negazioniste di David Irving, secondo il quale, in una personale revisione totale della Storia, Hitler non sarebbe mai stato al corrente della vicenda dei deportati ebrei e i campi di concentramento con le camere a gas non sarebbero mai esistiti. La conoscenza e l’esistenza fu condotta a dimostrare la Lipstadt, ben al di là di quelle che un giudice poteva ipotizzare quali espressioni della libertà d’espressione. Un film per la riconferma di un passato. Durata 110 minuti. (Romano sala 1)

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