Nuova sala ibrida e Cardiochirurgia

Sono stati inaugurati la nuova Sala Ibrida emodinamica ed il nuovo reparto di degenza di Cardiochirurgia della Città della Salute di Torino

Tali opere permetteranno un vero e proprio percorso cardio vascolare finalmente unificato nella palazzina dell’ospedale Molinette lungo corso Dogliotti per una ulteriore implementazione delle sempre più moderne attività cardiochirurgiche, cardiologiche e vascolari. Il progetto complessivo ha previsto la ristrutturazione di un’ampia area di oltre 1300 mq per una spesa totale di quasi 4 milioni e mezzo di euro. In particolare la Sala Ibrida è costata più di 2 milioni di euro, dei quali 1,7 milioni di euro erogati dalla Compagnia di San Paolo e la restante parte finanziata dalla Regione Piemonte, mentre il reparto più di 2 milioni e 300mila euro. La nuova sala di emodinamica ibrida è stata realizzata grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. Si tratta di una sala di ultimissima generazione dotata delle più moderne tecnologie di diagnosi e cura delle principali malattie cardiache..In un campo come quello delle malattie cardiovascolari, che sono la principale causa di mortalità e morbilità della popolazione, la Compagnia di San Paolo ha sostenuto, fin dal 2012, un progetto pluriennale per la promozione della ricerca, dell’innovazione e della terapia di eccellenza nel campo cardiologico presso l’ospedale Molinette con un contributo complessivo di oltre 4,3 milioni di euro. In particolare, per la seconda fase del progetto, che si presenta quest’oggi, la Fondazione ha stanziato un contributo di 1,7 milioni di euro. Questo intervento rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato e di eccellente sinergia tra una struttura universitaria e una ospedaliera nell’ambito del medesimo presidio, Centro di riferimento regionale per le patologie cardiovascolari. In questo processo, caratterizzato dall’aumento della “domanda di salute” da parte dei cittadini, la Compagnia vuole quindi contribuire a una interpretazione dinamica del ruolo della sanità, vista anche come fattore di sviluppo economico e sociale. Il Dipartimento unico cardio-toraco-vascolare della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Mauro Rinaldi) rappresenta l’unico esempio rimasto sul territorio nazionale di gestione integrata altamente specialistica di pazienti affetti da patologie ad interessamento cardiaco polmonare e/o vascolare. Il sempre crescente numero di pazienti ad alta complessità con necessità di trattamento multi-disciplinare ha reso indispensabile la realizzazione di una sala operatoria / emodinamica, cosiddetta ibrida, il cui finanziamento è stato in gran parte sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. Si tratta di una camera operatoria con prevista classificazione ISO 7, dalle caratteristiche tecnologiche molto avanzate che, oltre alle strumentazioni di una sala tradizionale per interventi di cardiochirurgia e chirurgia vascolare di elevata complessità, è dotata anche di apparecchiature integrate di diagnostica radiologica sofisticate, come un angiografo collegato ad un braccio robotizzato che produce immagini radiologiche anche tridimensionali in tempo reale. Nel caso specifico il sistema di ultima generazione Philips Allura Xper FD 20 con tecnologia Flexmove unisce eccellente qualità di immagine a strumenti diagnostici ed interventistici innovativi perfettamente integrati nel flusso di lavoro clinico. Inoltre il sistema Flexmove fornisce una straordinaria flessibilità per tutte le procedure, libera spazio intorno al tavolo operatorio per non ostacolare il lavoro di chirurghi anestesisti, interventisti ed il personale di sala. Questa tecnologia permette di operare, in modo integrato, sia dall’interno sia dall’esterno del cuore e delle arterie, con tecnologie di ultima generazione e nasce per rispondere a nuove esigenze sanitarie, come l’invecchiamento della popolazione. Infatti un numero sempre maggiore di pazienti anziani necessita di delicati interventi al cuore ed alle arterie. Ad alcuni di questi pazienti l’intervento tradizionale è precluso perché troppo rischioso oppure non è ottimale se realizzato con il solo ausilio di catetere. Pertanto l’integrazione della chirurgia con le procedure percutanee può permettere il trattamento anche di quei soggetti un tempo non “curabili”. L’area dedicata è inoltre corredata da una sala a due postazioni per la preparazione ed il risveglio dei pazienti ed una postazione sempre disponibile per le emergenze.

Una équipe multidisciplinare di cardiochirurghi, cardiologi, chirurghi vascolari e radiologi lavoreranno insieme nella sala ibrida, dove sarà possibile eseguire procedure molto delicate, quali interventi mini-invasivi sulle valvole cardiache con cicatrici inferiori a 4 cm; impianti di dispositivi per la riparazione valvolare con accessi dall’inguine, dal collo o da piccole incisioni sul torace. Sarà possibile inoltre effettuare procedure per il trattamento di aritmie complesse in tutta sicurezza e procedere all’impianto di endoprotesi aortiche. La necessità della realizzazione di una sala con queste caratteristiche è supportata dal sempre crescente numero di procedure ad alta complessità che si svolgono presso il Dipartimento del Cuore della Città della Salute.La sala potenzialmente consentirà anche risparmi per il Servizio Sanitario, dal momento che per molti pazienti permette di eseguire più procedure contemporaneamente (per esempio una percutanea e l’altra chirurgica). Alle attuali tecnologie presenti presso la Sala ibrida in futuro potrà essere anche affiancata la strumentazione per l’esecuzione di interventi chirurgici a torace chiuso con tecnica robotica. Il trattamento delle artimie cardiache, in particolare della fibrillazione atriale, delle tachicardie sopraventricolari e di quelle ventricolari, è stato di circa 1660 pazienti in costante crescita dal 2013 (n. 296 procedure elettrofisiologiche) al 2017 (n. 347). La ormai consolidata attività del Dipartimento ha reso inoltre indispensabile la realizzazione del nuovo reparto di Cardiochirurgia, unità che ha completato negli ultimi 5 anni 4650 interventi cardiochirurgici. La struttura infatti offre prestazioni di eccellenza sia in termini di numerosità che di complessità tecnologica con attivi prestigiosi programmi clinici, quali il trapianto di cuore (quasi 700 trapianti eseguiti), il trapianto di polmone (che nel 2017 è risultato il secondo programma italiano per numero di trapianti eseguiti: 31), l’assistenza ventricolare meccanica (85 cuori artificiali tipo “LVAD” impiantati), la chirurgia mini-invasiva toracoscopica (oltre il 90% degli interventi sulle valvole cardiache avvengono con mini-incisioni senza più la necessità di aprire il torace) ed il trattamento transcatetere / interventistico della valvola aortica e mitralica (TAVI, mitraclip ed impianto transapicale di neocorde). Il nuovo reparto di degenza di Cardiochirurgia si sviluppa su un’area di quasi 1000 mq con la creazione di 29 posti letto in camere singole o doppie, che garantiscono il massimo confort alberghiero rispettando i più elevati standard qualitativi di sterilità ed asepsi. 5 dei 29 posti letto sono inoltre attrezzati secondo gli standard richiesti al fine di garantire una assistenza sub-intensiva di pazienti critici. Oltre alla zona ricovero e ad una zona visitatori, il reparto consta di una area direzionale con una sala multimediale per l’attività organizzativa, didattica e di formazione e training, collegata direttamente con le sale operatorie.

(foto: il Torinese)

 

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