Nosiglia: “Meno tablet, videogiochi e tv. Più dialogo in famiglia”

papa reale2“Sto alla tua porta e busso”, così si intitola la lettera pastorale  in cui l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, sottolinea  il valore del dialogo e dell’incontro. “Spesso  in casa è difficile ascoltarsi perché le cose da fare, le parole continue della televisione accesa, anche durante i pasti, impediscono di parlarsi e di ascoltarsi serenamente. Così, a poco a poco si diventa estranei in casa”.”Occorre riappropriarsi del tempo che si passa in casa, per non disperdere la ricchezza dell’incontro interiore e profondo tra le persone. Altrimenti il vortice delle attività e la voce forte e suadente dei mass-media diventano un’impellente necessità a cui non si riesce alla lunga a rinunciare. La lettura della Bibbia e del vangelo, insieme alla preghiera familiare, sono uno spazio di libertà per se stessi e per imparare ad ascoltare e rispondere, in famiglia, alle necessità e richieste e attese più vere di chi ci sta accanto”, aggiunge Nosiglia. “Natale è il momento per stare in famiglia e con gli amici con i quali assaporare  la gioia dell’incontro, del dialogo, del fare festa insieme, non isolatevi davanti al televisore, al tablet, alle consolle di videogiochi”. La lettera è rivolta in particolare ai più giovani, che Nosiglia esorta a sfruttare questo tempo per “partecipare con gli altri ai momenti di gioco, di conversazione e di amicizia, un tempo anche per stare di più con Gesù”.

(foto: il Torinese)

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