Neeli.eu, la piattaforma e-learning interculturale

Si è tenuta nei giorni scorsi nella sede Regionale di EnAIP Piemonte, in Piazza Statuto a Torino, la conferenza stampa di presentazione di neeli.eu, la piattaforma e-learning sull’educazione interculturale pensata per favorire l’accettazione e l’integrazione socio-educativa dei giovani provenienti da altri Paesi o con background migratorio. In particolare, neeli.eu si propone come uno strumento per gli operatori e i professionisti impegnati nel processo educativo di giovani migranti o appartenenti a gruppi minoritari. La piattaforma è l’ultima tappa di un ampio percorso iniziato a ottobre 2016, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ KA2, e finalizzato all’innovazione e allo scambio di buone pratiche nell’ambito della promozione dell’interculturalità. Per raggiungere tale scopo è stata creata una partnership tra sette organizzazioni, provenienti da altrettante nazioni (Italia, Ungheria, Romania, Spagna, Stati Uniti, Lettonia e Grecia). Nello specifico, Neeli (Non formal Education and E-Learning for Inclusion) ha previsto la realizzazione di ricerche, seminari, visite di studio e scambi internazionali, allo scopo di condividere tecniche e metodologie, utilizzate da mentori e youth workers che lavorano con giovani migranti o provenienti da gruppi minoritari. “Dato il crescente impatto del fenomeno migratorio sui Paesi dell’Unione Europea diventa sempre più fondamentale perfezionare e/o sperimentare approcci di educazione interculturale”, spiega Davide Marcato, operatore di EnAIP Piemonte impiegato sul progetto Neeli. “Pertanto si è reso necessario il passaggio da una filosofia dell’acculturazione e dell’assimilazione a una più inclusiva”. Ed è proprio in questa direzione che si sono sviluppate le attività di Neeli: una ricerca sulle buone prassi di lavoro con giovani migranti condotta da ogni partner sul territorio nazionale; visite di studio e meeting transnazionali; scambi giovanili per ragazzi tra i 15 e i 29 anni per diffondere la filosofia del progetto tra gli aspiranti operatori o educatori; job-shadowing per giovani operatori delle organizzazioni partner per studiare da vicino le realtà lavorative delle realtà paritetiche in giro per l’Europa. La grande quantità di informazioni raccolte attraverso queste azioni di mobilità e la ricerca condotta nei singoli Paesi ha permesso la realizzazione di neeli.eu. E non solo: la piattaforma, al servizio di tutti, offre importanti spunti anche su argomenti che caratterizzano più da vicino il lavoro degli operatori: comunicazione interculturale e gestione del conflitto, consulenze sul mercato del lavoro e accompagnamento alle professioni, l’educazione interculturale in pratica e la sua applicazione nei contesti scolastici. Inoltre, il supporto di e-learning online permette di avere delle informazioni di base, ma esaustive, sui concetti fondamentali delle scienze umane e sociali (cultura, identità e appartenenza, assimilazione e acculturazione). Durante la conferenza stampa, inoltre, è stato dato grande spazio al racconto dei due meeting transnazionali di Szeged (Ungheria) e Madrid che hanno coinvolto l’intero partenariato. Durante i 10 giorni in Ungheria, la scorsa primavera i partner hanno presentato i risultati delle ricerche condotte sui propri territori e hanno instaurato un dibattito su buone prassi e criticità di ciascun Paese. In Spagna, a giugno, sono stati presentati il progetto e la piattaforma alla facoltà di Scienze dell’Educazione.

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