Nathalie Weinzierl, campionessa tedesca di pattinaggio artistico, stregata da Torino

castellaro interv1Nathalie Weinzierl, 22 anni, pattinatrice di singolo, allenata in Germania da Peter Scypa, ha conquistato alcune settimane fa il titolo di campionessa tedesca, presentando due programmi originali interamente coreografati al PalaTazzoli di Torino da Edoardo De Bernardis dell’Ice Club Asd. La campionessa tedesca ha iniziato ad allenarsi nel 2001 al Mannheim MERC. Nel 2006 ha vinto la medaglia di bronzo ai Campionati tedeschi nella categoria novice e nel 2008 quella d’argento nella categoria junior. Nel 2014 ha vinto il suo primo titolo nazionale tedesco senior e, l’anno successivo, pur avendo perso la prima metà della stagione a causa di un infortunio, è riuscita ad arrivare seconda.

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Incontriamo Nathalie Weinzierl durante il suo soggiorno a Torino dove, sotto la guida del suo coreografo, ha perfezionato i programmi che presenterà ai Campionati Europei che si svolgeranno dal 25 al 29 gennaio 2017 ad Ostrawa, in Repubblica Ceca.

 

  • Le tue sessioni di allenamento si svolgono in Germania con Peter Sczypa, ma, spesso, vieni a Torino per lavorare alle coreografie dei tuoi programmi con Edoardo De Bernardis all’Ice Club.

 

 

– Vengo in Italia sia per gli stage estivi dell’Ice Club sia per preparare le coreografie dei miei programmi. Di solito, resto a Torino dieci giorni tra maggio e giugno e, nelle mie sessioni di allenamento, prevedo alcuni fine settimana durante tutta la stagione per rifinire i dettagli. Amo molto l’Italia e mi sento a casa a Torino. Inoltre posso lavorare con altre atlete e confrontarsi aiuta a migliorare.

 

 

Come hai conosciuto Edoardo De Bernardis e come è nata la vostra collaborazione?

 

 

– Edoardo De Bernardis è stato il coreografo di una grande pattinatrice tedesca, Sarah Hecken. Mi è sempre piaciuto moltissimo il suo stile. Poter essere seguita da lui è un privilegio. In questa stagione abbiamo creato un programma corto sul “Burlesque” di Cher e un programma lungo sulle musiche di “Les Miserables” e penso che siano davvero originali. Edoardo è un perfezionista, cura ogni minimo dettaglio, ogni movimento. E’ molto attento, preciso, instancabile. Mi segue con grande attenzione e castellaro interv 2mi consente di crescere, di tirare fuori il meglio di me.

 

 

Qual è il tuo rapporto con la città di Torino?

 

 

– Torino è splendida. E’ stata sede delle Olimpiadi, ha impianti fantastici. E’ sempre molto bello poter trascorrere del tempo in questa città. Quest’anno ho voluto venire a Capodanno insieme ai miei genitori, appassionati dell’Italia. Ad ogni visita scopro qualcosa di nuovo. I vostri musei sono unici: penso all’Egizio e al Museo del Cinema, per esempio. Mi piace fare shopping e passeggiare in via Roma, in via Lagrange, ma anche lungo il Po. Mio padre è un appassionato di vini e io adoro il cioccolato.

 

 

E stai studiando l’italiano…

 

 

– Sì, sto cercando di imparare questa lingua affascinante. Con De Bernardis le lezioni si svolgono in inglese, ma con le due insegnanti di danza dell’Ice Club, Valeria Toselli e Monica Farneti ,cerchiamo di parlare italiano. In questo modo posso esercitarmi.

 

 

Parliamo dei tuoi costumi. Chi li sceglie?

 

 

– Li scelgo con la stilista, consultandomi con il mio team. In passato mi sono appoggiata ad una sartoria piemontese per realizzare i costumi. Poi, per motivi logistici, ho deciso di rivolgermi ad un atelier tedesco.

 

 

La tua seconda medaglia d’oro ai Campionati nazionali ti consentirà di rappresentare la Germania agli Europei che si svolgeranno tra poco.

 

 

– La medaglia d’oro ai Nazionali è stata davvero gratificante. Lo scorso anno ho dovuto fare i conti con un infortunio che mi ha tenuta fuori dalle gare per tutta la prima parte della stagione. Gli Europei saranno una bel test per me e per i miei programmi. Vorrei arrivare tra le prime sette. Poi, vorrei essere convocata per i Mondiali e qualificare la Germania per le Olimpiadi del 2018 in Corea. Tanti obiettivi e tanti sogni. Dopo aver preso parte a Sochi voglio, con tutta me stessa, un’altra Olimpiade.

 

 

Barbara Castellaro

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