Il Museo del Cinema dedica una vetrina a Mario Celso, imprenditore valsusino

È stato l’inventore di uno strumento per raddrizzare la corrente e eliminare lo sfarfallio sullo schermo cinematografico

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Il Museo Nazionale del Cinema ha dedicato una vetrina permanente, inaugurata lo scorso 14 ottobre, a Mario Celso. Si tratta di un personaggio particolarmente noto ai Valsusini, perché fondatore della Irem, Industria Raddrizzatori Elettromeccanici, da anni leader nel mondo in questo settore. Ma forse non tutti sanno che è proprio questo imprenditore a dare un importante contributo all’innovazione tecnologica applicata al cinema, tanto da meritarsi,  nel 1992, il Premio Oscar Scientific and Technical Award “per il suo lavoro pionieristico nel progetto,  nello sviluppo e nella produzione di apparecchi per l’alimentazione degli archi a carbone, delle lampade Xenon e per gli accenditori usati nella produzione cinematografica”.

 

Nato a  Sant’Antonino di Susa nel 1917, lavorò come fresatore e aiuto recordista,  conoscendo famosi registi quali Goffredo Alessandrini e stringendo amicizia con Mario Soldati. Appassionato fin da ragazzo di elettrotecnica e di cinema, verso la fine degli anni Quaranta riuscì a concretizzare il suo sogno giovanile realizzando il primo raddrizzatore elettromeccanico per archi a carbone utilizzato per le proiezioni cinematografiche. Da questo primo raddrizzatore nascerà un linea completa di prodotti dedicata all’alimentazione e accensione delle lampade a scarica a gas. Dopo la seconda guerra mondiale iniziò la sua carriera imprenditoriale fondando la Irem e brevettando diverse apparecchiature tecnologicamente innovative.

 

A Mario Celso è anche stata intitolata, con una cerimonia tenutasi il 31 maggio del 2013, la nuova centrale idroelettrica Enel di Bardonecchia Rochemolles.  Infatti proprio il fondatore di Irem, con l’obiettivo di produrre energia pulita,  si è anche impegnato nella produzione di piccole turbine idroelettriche per produrre energia dall’acqua,  fonte rinnovabile e facilmente reperibile sul territorio della Val di Susa. Con la passione che ha sempre contraddistinto la sua intera esistenza, ha seguito personalmente la progettazione e l’installazione delle prime turbine idroelettriche,  facendo attenzione ad ogni piccolo dettaglio e studiando le soluzioni più idonee ed efficaci rispetto alla necessità di consumo ed alle caratteristiche del territorio. 

 

Oggi le microcentrali idroelettriche prodotte dalla Irem sono installate in tutto il mondo. L’impianto idroelettrico di Bardonecchia  è entrato in funzione nel 1921. La produzione avviata da Mario Celso, nei decenni, si è, così, arricchita con l’introduzione degli stabilizzatori a pressione, e, a partire dalla fine degli anni Ottanta, Irem ha presentato sul mercato una nuova gamma di prodotti destinati a ottimizzare la gestione degli impianti di illuminazione. Oggi, dopo il conferimento,  nel 1992 a Los Angeles,  del Premio Scientific and Technical Award,  giunge un nuovo importante riconoscimento da parte del Museo del Cinema di Torino. In collaborazione con la famiglia Celso, il Museo ha deciso di dedicare una vetrina a Mario Celso. Accanto alle foto e ai documenti realtivi alla cerimonia di premiazione dell’Oscar sono esposti i diversi modelli delle invenzioni di questo imprenditore valsusino, a partire dal primo  esemplare datato 1946 fino a quello elettronico per lampade allo Xenon, in uso oggi.

 

 Mara Martellotta

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