Muore il sindaco della lotta all’amianto

coppo

Casale Monferrato piange uno dei migliori sindaci del dopoguerra. Nel 1987, primo in Italia, mise al bando l’amianto

 

Sembra quasi uno scherzo del destino. Il 2 dicembre del 1987, l’allora sindaco di Casale Monferrato, Riccardo Coppo firmava un’ordinanza con la quale vietava l’uso su tutto il territorio comunale di Casale Monferrato del cemento – amianto. La fabbrica dell’Eternit era chiusa (o meglio, era stata abbandonata, come ha recentemente detto il sindacalista Nicola Pondrano) da circa un anno e non c’era ancora una piena consapevolezza del tragico valzer di decessi al quale negli anni ci si è abituati. Con un atto di coraggio, il primo cittadino di Casale Monferrato, in carica dal 1984 (nel primo anno di guida dell’amministrazione comunale aveva dovuto affrontare, con successo, un’altra emergenza quella dell’acquedotto comunale le cui fonti erano state inquinate dagli scarichi abusivi di residui industriali in un pozzo che, sfortuna volle, andò poi a contaminare la falda che alimentava l’acquedotto comunale) era andato contro un sistema di multinazionali, firmando un provvedimento che è entrato poi nella storia. E nella prima mattinata del 1 dicembre 2014, esattamente ventisette anni dopo ha terminato il suo cammino terreno.

 

Esponente nel mondo cattolico, impegnato in politica, aveva svolto tutto il suo excursus nella Democrazia cristiana prima nel Ppi, nella Margherita e, infine, nei Democratici. Eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1970, dal 1974 al 1975 e dal 1982 al 1984 aveva ricoperto l’incarico di assessore all’urbanistica, applicandosi notevolmente e acquisendo una particolare competenza in materia. Poi dal 7 dicembre 1984, al termine di una drammatica seduta che aveva sancito la spaccatura del Psi di Mario Oddone, che nelle precedenti elezioni si era attestato al 25% veniva eletto per la prima volta primo cittadino con una maggioranza composta da Dc, Pri, Pli, Psdi e cinque consiglieri “transfughi” del partito socialista. In carica sino al 12 gennaio 1988 tornava a fare l’assessore in una delle prime giunte Dc – Pci d’Italia guidata dal quasi omonimo (ma comunista) Ettore Coppo. Poi era nuovamente sindaco dal 1990 al 1999 e, dal 2004 al 2009, assessore all’urbanistica. “Con Riccardo Coppo scompare un uomo che ha svolto un ruolo particolarmente significativo in questa città, sindaco in anni difficili, che ha saputo prendere decisioni coraggiose” hanno commentato il sindaco di Casale, Titti Palazzetti, ed il presidente del consiglio comunale Davide Sandalo.

 

Massimo Iaretti

 

 

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