MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA’, GRUPPO IN REGIONE PIEMONTE

“L’obiettivo è di rimettere il centro destra in cammino – hanno dichiarato Marco Botta e Gian Luca Vignale -, collaborando con tutte le forze di centro destra per costruire insieme un progetto serio e credibile”

Nel Movimento nazionale per la Sovranità con un entusiasmo che neppure io mi sarei aspettato mi sono finalmente sentito di nuovo a casa, e con me molti amici, cittadini e rappresentanti istituzionali. Per coerenza con il mio percorso politico e con il mandato elettorale che ho ricevuto nel 2014 ho deciso di aderire al Movimento nazionale per la Sovranità, creando un gruppo consiliare regionale, il primo in tutta Italia” lo dichiara il consigliere regionale Gian Luca Vignale, che oggi in conferenza stampa ha annunciato la costituzione del primo gruppo consiliare regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità. Con lui anche il coordinatore regionale del neonato movimento, Marco Botta.

 

“L’obiettivo è di rimettere il centro destra in cammino – hanno dichiarato Marco Botta e Gian Luca Vignale -, collaborando con tutte le forze di centro destra per costruire insieme un progetto serio e credibile in grado di fermare la demagogia penta stellata e sottrarre la nostra regione da un’amministrazione di centro sinistra che sta penalizzando territori e paesi”.

 

“La mia storia politica – ha spiegato Vignale – inizia con il Movimento Sociale, e continua in Alleanza nazionale, fino al 2009 quando nasce il PDL. Da allora è iniziata la mia diaspora politica: i valori della destra sociale, quelli per cui sono cresciuto e in cui ho creduto e per i quali ancora oggi mi impegno con grande senso di responsabilità, purtroppo non hanno trovato più una casa in grado di accoglierli al meglio”.

 

“Lascio un partito, Forza Italia, che esprime rappresentanti in tutte le istituzioni – ha aggiunto  Vignale – per entrare in un Movimento che è appena nato. Non è quindi una scelta fatta per opportunismo o per tornaconto personale, ma semplicemente dettata dal cuore e dalla passione. Non posso, lasciando Forza Italia, che ringraziare tutte le persone che all’interno del Partito mi hanno dato uno spazio politico –anche se la mia provenienza era diversa- libero. ”

 

“Il punto di partenza del Movimento – ha spiegato il coordinatore regionale Marco Botta – è la casa comune della destra, una nuova casa per tutti coloro che con noi hanno militato in Azione nazionale e che credono nei valori della destra sociale. La scelta del sovranismo nasce, infatti, dalla convinzione che la sovranità nazionale popolare e monetaria sia lo strumento necessario per governare la globalizzazione difendendo gli interessi popolari”.

 

Marco Botta e Gian Luca Vignale hanno spiegato che il loro impegno “si focalizzerà per portare in Piemonte idee della destra che forse 20 anni fa sembravano “utopiche” ma che oggi sono fortemente attuali: contrastare la globalizzazione che ha distrutto il settore produttivo italiano e piemontese, anteporre l’interesse dei cittadini davanti rispetto potere finanziario e delle multinazionali, rivendicare la sovranità regionale e nazionale di fronte ad ogni direttiva o diktat europei”.

 

“Questo significa declinare la sovranità popolare – spiegano – con iniziative concrete. Come ad esempio, riportare anche in Piemonte nuove risorse per far ripartire le opere pubbliche e l’edilizia , che dalla crisi ad oggi ha perso oltre 40 mila posti di lavoro. Oppure contrastare la legge Bolkestein, a tutela delle decina di migliaia mila ambulanti piemontesi. O ancora difendere le piccole e medie categorie produttive ed artigiane contro le multinazionali. I tassisti sono l’esempio più attuale, ma a loro si aggiungono anche gli agricoltori piemontesi, i tanti produttori di latte che ogni anno subiscono ingiuste politiche europee e tutte le piccole e medie imprese”.

 

Per il Movimento nazionale una delle priorità è il contrasto all’immigrazione incontrollata. “Non è ammissibile – spiegano Vignale e Botta – che vi sia un Piemonte di serie B, formato da decine di migliaia di disoccupati e da oltre 400 mila poveri piemontesi che faticano ad arrivare a fine mese o a pagare l’affitto, e un Piemonte di serie A, composto dai 14 mila immigrati (quasi tutti clandestini)”.

 

L’azione in Consiglio Regionale del Movimento Nazionale sarà proiettata su queste temi, puntando, come sottolinea Vignale a “portare la ‘sovranità piemontese’ anche sul piano normativo: ovvero in proposte di legge che garantiscano la priorità agli italiani”.

 

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