Minaccia di uccidere il padre: "Dammi 10 mila euro"

Minaccia il padre di ucciderlo se non gli consegna almeno 10mila euro, questi non regge e temendo per la propria incolumità chiama la Polizia di Stato e il giovane, un 27enne, finisce in cella per tentata estorsione. Tutto è iniziato domenica sera quando un uomo ha contattato la Sala Operativa della Questura di Vercelli affermando che il figlio lo aveva chiamato minacciandolo di morte se, una volta rientrato a casa, non gli avesse consegnato una cospicua somma di denaro. Già nel pomeriggio il giovane, tossicodipendente noto alle Forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia e violazioni amministrative in materia di stupefacenti, aveva avuto un litigio con il padre che aveva, perciò, preferito allontanarsi dalla casa nella quale convivono. L’uomo, a seguito della telefonata ricevuta dal figlio e preoccupato per le minacce dello stesso, aveva paura di rientrare in casa e, quindi, contattava la Sala Operativa della Questura che immediatamente inviava sul posto due equipaggi della Squadra Volante. Lo stesso, una volta raggiunto dagli Agenti, raccontava loro di essere ormai da anni minacciato dal figlio per ottenere cospicue somme di denaro e che, in alcune occasioni, lo stesso era anche stato aggredito fisicamente. Il padre aveva deciso di non rivolgersi finora alle Forze dell’Ordine nella speranza di un cambiamento spontaneo del comportamento del figlio ma che, esasperato, non gli restava altra scelta che chiedere l’aiuto della Polizia, anche perché per la prima volta lo stesso notava un’effettiva pericolosità della condotta del ragazzo, tanto da temere seriamente per la propria vita. Il giovane nei giorni precedenti era stato oggetto di numerosi interventi delle “Volanti” a causa del suo comportamento minaccioso nei confronti dei vicini di casa, tanto che uno di essi lo aveva denunciato per le molestie e le minacce ricevute. Accompagnati nell’appartamento, gli uomini della Squadra Volante rintracciavano il giovane in evidente stato di ebbrezza allcolica. Riportato alla calma, il giovane vercellese di 27 anni veniva accompagnato negli Uffici della Questura, arrestato in flagranza di reato per tentata estorsione e condotto su disposizione del Sostituto Procuratore presso la Casa Circondariale di Vercelli. Successivamente il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli. convalidava l’arresto e disponeva per il giovane la misura della custodia cautelare in carcere.

M.Iar.

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