La mia caotica amorevolissima famiglia (dis)funzionale: è tutta colpa di Freud

cuori toOgni passaggio di crescita è vissuto con dolcezza e tranquillità, senza slanci particolari, nessuno si intromette nelle decisioni altrui nè lo mette in guardia, se ne sta in silenzio a guardare e non commenta

C’è la famiglia del mulino bianco: due cani, tre figli biondissimi, una casa con finestre enormi, mai un litigio e va sempre tutto liscio come l’olio.Tutto, come direbbero alcuni psicologi di mia conoscenza, molto FUNZIONALE. Ogni passaggio di crescita è vissuto con dolcezza e tranquillità, senza slanci particolari, nessuno si intromette nelle decisioni altrui nè lo mette in guardia, se ne sta in silenzio a guardare e non commenta. Ovviamente non è il nostro caso. La mia famiglia, colorata e caotica com’è, non esita a dare consigli e giudizi, pacche sulle spalle, abbracci baci, urla e pianti. Le rassicurazioni si sprecano, insieme agli avvertimenti, ma non c’è una volta, e ventisei anni sono tanti, in cui io non mi sia sentita amata, compresa, considerata, protetta. Mai una volta.

Qualcuno diceva ” se ti amo male è perchè ti amo troppo”

E’ pesante discutere ogni proprio dettaglio psicologico ed esistenziale con gli altri, ma io la mia famiglia non la cambierei con niente al mondo. Conosco poche persone che riescono a parlare di tutto serenamente con il proprio padre, condividere momenti unici come un museo visitato insieme, o un giro di shopping, una chiacchierata, sempre con la sensazione netta di arricchirsi a vicenda. Un’anima libera cresce figli complessi e aggrovigliati, ma profondi e aperti alla vita come polipi pieni di tentacoli. Siamo cresciuti insieme e questo è il regalo più grande che un adulto possa fare ad un bambino, camminare alla sua altezza.

Mia mamma è una radice che tira anche quando sono in giro per il mondo, un aquilone che sento sempre e comunque collegato al mio cielo, un amore a volte troppo forte ma sempre e comunque ..infinito. L’unica radice che ho mi fa male, di un male fisico quando (per poco) siamo troppo distanti.

Mia sorella è innanzitutto un’amica, profondamente diversa ma fondamentalmente uguale. Sorelle per caso e amiche per scelta, un fiume di discussioni su ogni cosa in cui ognuna tira acqua al suo mulino, ma poi ci si ritrova sempre al pozzo.E’ tutta colpa di Freud se ho un cordone ombelicale grosso così e ogni scelta che mi allontana un pò dal nido è una sofferenza per tutti. Ma è un legame così forte che non ha un tetto di mattoni, e l’unico limite è il cielo.

 

Federica Billone

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Il Prefetto: sicurezza per la Sindone è ok

Articolo Successivo

Consiglio regionale, il sito anche in piemontese

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta