Mergozzo: la convivenza tra l’eterno e l’effimero

Storia e preistoria “d’attualità” al Civico Museo Archeologico di Mergozzo, lo scorso sabato 13 maggio, nel ciclo d’incontri “L’eterno e l’effimero”. Argomento principale “Legni e tessuti di 2000 anni fa”: presentazione a cura di Mauro Rottoli ed Elisabetta Castiglioni, del Laboratorio di Archeobiologia di Como. Dopo l’introduzione di Annarosa Braganti, Presidente del Gruppo Archeologico Mergozzo e di Elena Poletti, archeologa nonché conservatrice del Civico Museo medesimo e coordinatrice dell’Ecomuseo del Granito, ha iniziato la spiegazione tecnica lo stesso Rottoli.  “Ogni dato è importante per fare un quadro organico e fedele della vita quotidiana di una popolazione: per esempio sono importanti gli abiti e gli oggetti di legno, alcuni dei quali ben conservati. Il materiale può essere di origine animale o vegetale, più alcuni metalli, come il ferro e il bronzo”.

“Parlando della vita di 2000 anni fa” ha aggiunto l’esperto studioso comasco “l’aspetto importante è quella che chiamiamo romanizzazione, la stessa che ha caratterizzato per tanto tempo mezza Europa. Abbiamo analizzato tantissimi pezzetti di legno e frammenti di scarpe, alcuni dei quali con tracce di materiale organico”. Chi sapeva che i romani, specialmente i soldati, portavano le caligae o sandali chiodati? Il relatore ha spiegato diverse caratteristiche interessanti, specialmente costruttive, in merito. Altri ritrovamenti importanti e in ottimo stato di conservazione hanno riguardato le forme di pane (a volte intere a volte in frammenti), la maggior parte delle quali proviene dalle necropoli di Angera.

 

Elio Motella

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