Mercato digitale e social media alla Holden

L’incontro, organizzato in tre tavoli di discussione, ha coinvolto oltre centocinquanta giovani delle Università e numerosi stakeholders

“Cybersecurity, cyberbullismo e futuro della comunicazione sono tre tematiche delicatissime e complesse, che definiscono i confini entro i quali dovranno vivere e crescere le nuove generazioni”. Con queste parole Alessandro De Cillis, presidente del Corecom Piemonte, ha aperto, alla Scuola Holden, il Forum di discussione regionale “Il mercato digitale e il futuro dei social media”, realizzato dal Parlamento europeo in collaborazione con il Consiglio regionale. “La generazione Z, quella dei ‘nativi digitali’ – ha proseguito De Cillis – è iperconnessa ed è nata in un mondo di condivisione quotidiana. È interessante notare, per esempio, come i contratti telefonici offrano continuamente pacchetti di traffico dati che fino a cinque anni fa erano inimmaginabili. Una generazione mobile-first in cui la condivisone è diventata una vera e propria esigenza”.L’incontro, organizzato in tre tavoli di discussione, ha coinvolto oltre centocinquanta giovani delle Università e numerosi stakeholders, proponendo una riflessione sulla sfida epocale della comunicazione digitale e l’uso dei social media per avvicinare sempre di più l’Europa ai cittadini. Sul tema della tutela dei giovani nel cyberspazio Gianluca Martino Nargiso, vicepresidente del Corecom, ha evidenziato come “è necessario che anche gli enti che si occupano di tutela dei minori siano costantemente aggiornati di fronte a una società in continuo mutamento”. “Bisogna giocare sulla prevenzione – ha sottolineato Nargiso – come strumento fondamentale da offrire soprattutto a genitori e insegnanti, che hanno il dovere di educare, conoscendo in maniera approfondita le insidie nascoste nel web e assumendo, in questo modo, non il ruolo di censori ma di vere proprie guide per i giovani che sono il nostro futuro”. Nel corso del dibattito sulle competenze digitali De Cillis ha portato all’attenzione del pubblico il mondo dei social media e gli importanti cambiamenti che oggi il sistema radiotelevisivo si trova ad affrontare. In particolare si è parlato di fake news, di come identificare le false notizie sul web e di come sanzionare i responsabili delle cosiddette “bufale in rete”. “Il limite di una legislazione internazionale non condivisa – ha precisato De Cillis – permette che l’emissario di una scorretta informazione non ne debba rispondere. Questa è una lacuna che è necessario colmare”. Antonio Martusciello, commissario di Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha poi evidenziato i molteplici rischi ai quali i minori sono esposti, soffermandosi in particolare sul presunto anonimato dei cyberbulli che riduce il senso di responsabilità di chi denigra o aggredisce psicologicamente le fasce più deboli. Ha poi concluso considerando indispensabile investire nell’educazione digitale, non solo giuridica ma anche culturale.

Daniela Roselli

www.cr.piemonte.it

 

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