Tra Matteo e Sergio riprende il dialogo sui tagli regionali

chiampa_orealchigi palace“Il presidente del Consiglio ha ribadito che c’è un obiettivo comune a partire dal rilancio della crescita dell’economia e del lavoro. Siamo tutti disponibili a cercare di recuperare le risorse – ha dichiarato al termine Chiamparino – Noi pensiamo di avere le proposte per dare dentro a questa manovra, per renderla sostenibile sia in termini di qualità dei servizi erogati che contenimento della fiscalità”

 

Alla fine il governatore piemontese e presidente delle regioni, Sergio Chiamparino, non ha potuto partecipare all’inaugurazione del Salone del Gusto. Ma ne è valsa la pena. A Roma è iniziato ieri un dialogo all’apparenza costruttivo tra Governo e Regioni che hanno aperto, durante l’incontro che hanno avuto a palazzo Chigi alla presenza del premier Matteo Renzi, “una fase nuova per rendere sostenibili le riduzioni di trasferimenti previste dalla legge di stabilità 2015”, spiega il comunicato di piazza Castello.

 

“Il presidente del Consiglio ha ribadito che c’è un obiettivo comune a partire dal rilancio della crescita dell’economia e del lavoro. Siamo tutti disponibili a cercare di recuperare le risorse – ha dichiarato al termine Chiamparino – Noi pensiamo di avere le proposte per dare dentro a questa manovra, per renderla sostenibile sia in termini di qualità dei servizi erogati che contenimento della fiscalità che di partecipazione ai saldi. Il punto di convergenza ora è scrivere una proposta che punti in un tempo rapidissimo, 7-10 giorni al massimo, ad incidere in termini di quantità, qualità dei servizi erogati e di fiscalità, intendendo la tassazione locale e le tariffe”.

 

“Innanzitutto – ha continuato Chiamparino – c’è un impegno comune sul metodo dei costi standard: va portata avanti una razionalizzazione della spesa a tutti i livelli. Ho sollevato il tema delle autorità decentrate dello Stato, un esempio è la razionalizzazione della spesa pubblica dei ministeri in virtù del fatto che la legge Delrio consente di semplificare la presenza sul territorio: perché ci devono essere le stesse strutture dello Stato come prima che le Province venissero abolite?”. L’altro impegno riguarda la sanità. Ricordando il Patto per la salute sottoscritto il 6 agosto scorso, Chiamparino ha annunciato: “Siamo disponibili ad approfondire questa logica, come il Governo è disponibile ad affrontare il tema del recupero di fondi inutilizzati per riprendere una politica di investimenti sull’edilizia sanitaria”. Infine, l’ottimizzazione della gestione di risorse che sono delle Regioni e sono attestate presso i ministeri e non comportano aggravi di cassa per lo Stato.

 

“Non è detto che poi si arrivi necessariamente ad accordo tra le parti – ha chiosato il presidente del Piemonte – Ma mi sembra questo un buon punto di partenza”.

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