Recinzioni abbattute alla marcia No Tav

“La Valle che resiste. No Tav” , così sullo striscione in apertura della marcia di ieri, diretta al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte, in Valle Susa, compresa negli appuntamenti del festival dell’Alta Felicità. La manifestazione estiva si ispira alla cultura dello sviluppo sostenibile in contrapposizione alle grandi opere. C’erano, con un migliaio di persone, anche i leader storici del movimento No Tav, come Alberto Perino. Tra i partecipanti, in arrivo da tutta Italia e dall’estero, molte famiglie con bambini. Il corteo è giunto fino alle recinzioni del cantiere della Torino-Lione. I manifestanti, sotto una pioggia fitta, hanno battuto ritmicamente pietre contro le reti metalliche. Alcuni manifestanti sono stati denunciati dalla polizia per danneggiamento e inottemperanza a provvedimento dell’autorità, poiché il corteo non era autorizzato. Le persone denunciate hanno impiegato un flessibile per abbattere la recinzione a protezione del cantiere. Sul posto anche alcuni esponenti del centro sociale Askatasuna liberati recentemente dagli arresti domiciliari. “Se il governo fermerà la Torino-Lione – dichiara intanto il presidente della Regione, Sergio Chiamparino – io sono pronto ad andare fino in fondo e convocare un referendum popolare”.

 

(foto archivio Il Torinese)

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Le chiese di Odalengo Grande

Articolo Successivo

L’isola dei gatti

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta