Il Manuale Cencelli e le primarie Pd nei quartieri

pdtosettoSTORIE DI CITTA’ /  di Patrizio Tosetto

 

Il Presidente del Consiglio,  in quegli anni sempre democristiano, distribuiva i vari incarichi incontrando i capi corrente Dc. Questi aveva diritto di proposta in relazione al peso politico quantitativo della loro corrente.  Stiamo parlando degli anni 60. Prima Repubblica

 

Il manuale Cencelli definiva un metodo matematico sul valore di importanza di un ministero o di un sottosegretario. Il Presidente del Consiglio,  in quegli anni sempre democristiano, distribuiva i vari incarichi incontrando i capi corrente Dc. Questi aveva diritto di proposta in relazione al peso politico quantitativo della loro corrente.  Stiamo parlando degli anni 60. Prima Repubblica. Cencelli era un onorevole Dc. Con questo metodo cercava di mettere ordine nella fratricida lotta per il potere ogni volta che si formava un governo. Discutibile ma pur sempre un metodo. 

 

Ora, viceversa;  ad esempio sulla scelta dei candidati a presidente di quartiere regna nel pd la confusione. Partiamo dagli iscritti. Ho saputo che a Nichelino sono 600. Mi serve per ipotizzare che a Torino città sono intorno al migliaio. Divisi per gli otto quartieri rimasti,  considerando che Barriera di Milano ne fa 300,  avendo come media oltre 100 per quartiere l’eventuale consultazione non sarebbe un grande problema organizzativo.

 

In tutti i quartieri ci sono almeno due pretendenti che rivendicando l’appartenenza ad una corrente del pd vogliono candidarsi. A complicare le cose arrivano gli ineffabili moderati. Ne vogliono dei sei almeno due. Marco Novello sarebbe al secondo mandato come Claudio Cerrato. E il Pd avendo scelto di fare le Primarie ove non si candidava il Presidente uscente dovrebbe sceglierne 4 su otto. 

 

Borgo  Vittoria è alle prese con lo scandalo dei gettoni di presenza in riunioni inesistenti. Ora anche Piero Fassino dichiara che non bisogna dare per scontata la vittoria. Mi sa che però in questo caso neanche il Manuale Cencelli può essere d’aiuto. Le primarie tra i cittadini sarebbero la scelta giusta, riallacciando il rapporto tra le asfittiche sezioni ed il territorio . Ma per alcuni del Pd è più importante la poltrona che il territorio. 

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