E’ la prima volta che una sentenza riconosce un nesso preciso tra l’uso scorretto del cellulare e lo sviluppo di un tumore al cervello. E’ quanto comunicano gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, dello studio torinese Ambrosio e Commodo. Così il Tribunale di Ivrea ha condannato l’Inail a versare una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di una ditta, al quale è stato diagnosticato il tumore. Per 15 anni l’uomo ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno senza protezioni. La sentenza è stata emessa lo scorso 30 marzo, da parte del giudice del lavoro del Tribunale di Ivrea, Luca Fadda. I legali si augurano che la sentenza favorisca una campagna di sensibilizzazione.
- IN COMUNE APPROVATE LE TRASFORMAZIONI DELLE CASERME “AMIONE” E “DABORMIDA” 24 aprile 2018
- Il Poli alla Shenzhen Design Week 24 aprile 2018
- Il Fashion Revolution Day a Torino 24 aprile 2018
- Gang di piazza San Carlo, fermato il terzo uomo 24 aprile 2018
- Radicali alla fiaccolata di Piazza Arbarello: ”Un 25 aprile anche per la Siria” 23 aprile 2018
Archivi
Categorie
Articoli recenti