Luigi Corteggi il mitico “Cortez” del fumetto

Considerato il massimo copertinista del mondo, diplomato all’Accademia di Brera, dopo gli inizi all’ Editrice Universo e alla Corno per cui ha curato la grafica e le testate di Kriminal, Satanik, Eureka, Alan Ford, oltre a testate della Marvel Comics, realizzò centinaia di copertine dei personaggi di Bunker, Gesebel e Alan Ford

 

Durante l’apertura del corso di Storia dell’Arte 2018/19 all’Università della terza età di Casale Monferrato la coordinatrice e docente Giuliana Romano Bussola ha voluto dedicare un ricordo a Luigi Corteggi, a cui era legata da amicizia fraterna, che negli anni precedenti ha tenuto interessanti lezioni molto seguite.La recente scomparsa, il 26 luglio, ci ha privati dell’apporto di un grande personaggio che, oltre a far conoscere la storia del fumetto, ormai considerato degno di far parte dell’arte vera e propria, ne ha dato contemporaneamente esempio pratico disegnando alcuni personaggi entrati nell’immaginario collettivo che ha donato generosamente all’Unitre. Considerato il massimo copertinista del mondo, diplomato all’Accademia di Brera, dopo gli inizi all’ Editrice Universo e alla Corno per cui ha curato la grafica e le testate di Kriminal, Satanik, Eureka, Alan Ford, oltre a testate della Marvel Comics, realizzò centinaia di copertine dei personaggi di Bunker, Gesebel e Alan Ford.Passato nel 1975 alla Sergio Bonelli ne divenne apprezzato art director progettando, tra i tanti, i loghi per Nathan Never, Mister No, Dylan Dog.La versatilità, l’acume, l’intelligente ironia che ne accompagnavano il talento, si attivarono anche nella pittura di impronta metafisica e surreale, tanto da essere definito ”pittore prestato al fumetto”. La simpatia irresistibile con cui riusciva a comunicare l’hanno fatto apprezzare dai discenti, docenti e segretarie che ricordandolo con affetto lo rimpiangono. Alcuni anni fa, quasi presentimento, pubblicò il libro autobiografico “Per non dimenticare”, sulla propria vita e percorso artistico, con la modestia dei grandi quale egli era, non in commercio poichè riservato agli amici ma che, se rintracciato è utile per comprendere l’umanità e la generosità che lo contraddistinguevano.

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