Lo strappo di Cirio sulla Tav: "Non sarò in piazza"

Alberto Cirio candidato della Coalizione di Centrodestra alla Presidenza della Regione Piemonte e del coordinatore regionale di FI Paolo Zangrilloannunciano che il partito di Berlusconi non sarà in piazza alla manifestazione sulla Tav di sabato 6 aprile a Torino, manifestazione che sarebbe stata strumentalizzata politicamente. « La nostra posizione sulla Tav è nota e chiara: la Torino Lione è un’opera fondamentale e va fatta. Siamo stati i primi  – affermano i due azzurri – a sostenere una petizione europea Sì Tav e a portare il presidente dell’Europarlamento Tajani in visita ai cantieri, la scorsa estate, quando ancora nessuno aveva iniziato a manifestare. Abbiamo appoggiato gli eventi organizzati fino ad oggi e rispettiamo tutte le persone che scenderanno in piazza sabato,  comprendendo anche la scelta dei colleghi che sceglieranno di farlo a titolo personale”. Ed ecco l’affondo. ” Siamo dispiaciuti però che una giusta rivendicazione possa essere oggetto di strumentalizzazione. Perché allo stato attuale e a due mesi dalle elezioni, di questo si tratta: una strumentalizzazione politica che divide il Piemonte invece di unirlo. Per questa ragione noi non saremo in piazza.  I bandi sono partiti, la procedura è in corso e noi continueremo a vigilare. Al contrario, se c’è una cosa di cui i torinesi e i piemontesi dovrebbero stupirsi è che il presidente Chiamparino, che del Sì Tav ha fatto la sua bandiera elettorale, abbia aperto le proprie liste ad esponenti dichiaratamente contrari all’opera». 
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