Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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I droni invece dei fuochi artificiali – Farina, il fazioso – Il Generale Dalla Chiesa

 

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I droni invece dei fuochi artificiali

E’ la prima volta che concordo con il Sindaco Appendino. L’idea di usare i droni in alternativa ai fuochi artificiali a San Giovanni è ottima. Non seguirà la tradizione, ma resta comunque ottima. I fuochi sono uno sperpero rumoroso che terrorizza gli animali e finisce di essere un divertimento effimero e sempre ripetitivo. I droni sono silenziosi e consentono la realizzazione di immagini sempre nuove e spesso suggestive.  La festa patronale, specie dopo la morte di Gianduia Flamini che la fece resuscitare, non può essere un qualcosa di statico e un po’ troppo popolaresco.  Io non ho mai partecipato perché non mi ha mai attratto. Con i droni forse parteciperò anch’io e i miei animali saranno tranquilli. I fuochi li terrorizzano. Quando ci si può aggiornare, credo che non ci siano dubbi: bisogna farlo, in barba a tradizioni recenti che spesso sono insignificanti.

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Farina, il fazioso
Renato Farina, già cacciato dall’Ordine dei giornalisti per fatti gravissimi, imperversa su “Libero”, un quotidiano che sta diventando l’organo del leghismo più fazioso. Con questo titolone  Libero è uscito il 18 marzo : “Ma quale festa  per i 157 anni dell’Italia. Lutto nazionale “ e questo sottotitolo: ”L’Unità è un’invenzione è un’invenzione politica e retorica “. Fra le solite frasi dozzinali che contraddistinguono la prosa di Farina c’è :”Non esiste  di più lontano dall’unità d’Italia”. E giù falsità come la conquista regia piemontese ed altre amenità vetero leghiste mutuate dal vetero gobettian- marxismo che forse Farina non conosce neppure.  Farina non merita repliche. E’ lo specchio di un paese incolto che scrive per dei lettori altrettanto rozzi. Gli stessi che si preparano ad andare a braccetto con i Cinquestelle notoriamente molto ignoranti.
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Il Generale Dalla Chiesa
Carlo Alberto dalla Chiesa, eroico nel combattere il terrorismo, fu eroico  anche nella morte terribile avvenuta a Palermo quand’era prefetto, mandato a morire senza poteri e senza protezioni. Una pagina luminosa dela sroria italiana la sua lotta al terrorismo, una pagina nera quella che portò al suo supremo sacrificio in Sicilia. Un suo stretto collaboratore negli anni di piombo ,il maresciallo dei carabinieri  Antonio Brunetti ,ha scritto un bellissimo libro edito da Luni dal titolo “I 31 uomini del Generale “ con prefazione  dello storico Giuseppe Parlato. Brunetti riesce ad essere storico delle vicende che ha  vissuto anche lui eroicamente. E’ medaglia d’oro di vittima del terrorismo. Si ripercorrono tutte le tappe che portarono gli uomini del Generale  a sgominare i vertici delle BR. Un libro che è una non voluta  risposta, però molto eloquente e decisiva,  alle arroganze  degli ex brigatisti che pontificano indisturbati sulla 7 , parlando da protagonisti delle loro tristi imprese criminali, senza che nessun giornalista obietti loro qualcosa.  Una vergogna!

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LETTERE            scrivere a quaglieni@gmail.com

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Guastavigna padre e figlio 

Essendo stato a mia volta un docente “progressista e democratico”, formatosi alla vocazione all’attenzione agli ultimi e ai difficili negli anni Settanta, trovo offensivo e strumentale il suo ricordo di mio padre, che sono certo non lo avrebbe apprezzato.  Saluti tutt’altro che cordiali          Marco Guastavigna 

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Il prof.  Giovanni Guastavigna che ho conosciuto io, non era diverso da come l’ho descritto. Ad esempio, un professore di sinistra estrema, suo collega, come Carlo Ottino, lo detestava e ne parlava costantemente molto male. E anche questo mi rendeva simpatico il professore del Liceo Alfieri che invitai anche a parlare al Centro “Pannunzio”.Ciascuno ha i suoi ricordi e quelli di un figlio vanno sempre rispettati. Giovanni Guastavigna è morto molto anziano ed erano ormai molti anni che non gli parlavo.  Io rispetto sempre anche gli interlocutori dissenzienti e quindi ricambio a Guastavigna jr. i più cordiali saluti, gli esprimo le mie più sentite condoglianze per la morte del Padre  e gli faccio anche gli auguri per la prossima Pasqua. 

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