“Liberi e Uguali” alle prese con la sindrome di Pietro Nenni?

12, 30, é l’ ora dei big nazionali  molto attesi. Comincia l’onorevole  Nicola Fratoianni :”Ho avuto l’idea di Liberi ed Uguali per combattete le ingiustizie”…poi, correggendosi, “abbiamo”. Se ne impara sempre una. Pensavo che fosse un cartello elettorale per essere sicuri di superare lo sbarramento, ma mi sbagliavo. E’ un progetto politico molto, ma molto più ambizioso: combattete lo strapotere delle multinazionali della finanza. Ambiziosi sicuramente.  Era dalle 10 che si alternavano interventi. Grimaldi, e poi Lui il Giorgio Airaudo come al solito brillante. L’avevo lasciato  dopo il 2.9%  di Torino Comune. Si aspettava il 10 , almeno …i sondaggi dicevano questo. Alcuni interventi l’hanno tirata per le lunghe, forse perché i leader nazionali erano in ritardo. Ed anche l’attesa ha i suoi lati positivi. Tante domande a vecchie conoscenze. Faranno il quorum? Speriamo! I sindacalisti: abbiamo detto chiaramente di ” scordarsi il voto operaio”. Ma i grillini ci sono nel sindacato. Nei dirigenti no, nella base degli iscritti sì. Come mai? Sono arrabbiati. Abbiamo paura, sarà forte l’astensione. E poi di arrabbiati non ci sono solo gli operai. I fondatori di Articolo uno masticano amaro. Contrariati dal colpaccio fatto da Airaudo: Pietro Grasso ha aperto la campagna elettorale a Torino in una iniziativa di Sinistra Italiana. Sara lui il capolista in città. Il dado è tratto.Con la paterna benevolenza di Diego Novelli suo vate. Mesi fa le assemblee di preparazione delle liste elettorali erano con altri. Movimenti di base, alternativi di vario genere e poi gli inossidabili rifondaroli sempre vigili nella correttezza della fede ideologica.  Poi la rottura. La sinistra che ha accusato i Rifonda di essere arroganti e i nostri novelli comunisti che hanno accusato Fratoianni e c. di farne solo una questione di posti utili per essere eletti. Sempre quorum permettendo. Si sa la sinistra é anche questo. Speriamo non sia solo questo. E i lavoratori Embraco presenti nel testimoniate il loro dramma. Non mollano. Qui il presidente della Camera alta dimostra d’essere a livello. Dice,  propone, sollecita…e rivendica il suo essere sempre stato di sinistra progressista, impegnato contro le disuguaglianze e l’ ingiustizia. La platea numerosa ed attenta annuisce. Pietro Nenni dopo il 48 e la Vittoria della Dc esordi amaramente con  piazze piene ed urne vuote. Questa platea attenta e numerosa dimostra con  attenzione e partecipazione di credere in questo progetto e lista elettorale e  che almeno per oggi Pietro Nenni avrebbe torto. Spero che non faccia la fine di Torino in Comune.
Patrizio Tosetto
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