Saitta: “Perché quelle bottiglie?” Airola: “Farlocchi i dati sui feriti”. Poi si scusa

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Dopo il dramma in Piazza San Carlo è inevitabile la serie di commenti, reazioni e polemiche da parte del mondo della politica. Appena scoppiato il finimondo la sindaca Chiara Appendino aveva scritto su Twitter: “Sono scossa per quanto successo in piazza San Carlo, a Torino, e vicina alle persone coinvolte. Monitoriamo la situazione minuto per minuto”.

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L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ha rilevato  invece che “ moltissimi tra i feriti riportano lesioni anche per colpa dei vetri e questo si sarebbe facilmente potuto evitare: non si può pensare di lasciare senza controllo la circolazione di bottiglie in vetro in eventi di massa come questo.

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Il presidente della Regione Sergio Chiamparino ha espresso “vicinanza a tutte le persone che hanno vissuto momenti di panico, paura e di smarrimento, ai feriti e ai loro famigliari, con l’auspicio che presto si riprendano. Inoltre, ha rivolto un pensiero particolare al bambino e alla giovane ragazza ricoverati in condizioni critiche ma stabili, ai quali augura una pronta guarigione e di poter tornare al più presto nelle loro famiglie”.

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Polemiche sui social nei confronti del senatore M5S Alberto Airola per la frase da lui  postata: “Faremo il punto – ha scritto Airola sulla sua pagina Facebook –  ma è sicuro che dopo aver chiamato vigili, prefettura e questura i dati riportati dai media sui presunti feriti a Torino in piazza San Carlo sono farlocchi. Tutto questo per infangare il buon lavoro dell’amministrazione, di prefettura e questura”. Molti i “Vergognati” rivolti all’esponente pentastellato, che ha rimosso il post dalla sua pagina e ha successivamente chiesto scusa, affermando che non era ancora in possesso di dati certi.  Saverio Mazza , responsabile organizzativo del Pd di Torino ha scritto su Facebook: “Ci siamo sforzati di non fare polemiche, anche se le domande da fare sono tante, tantissime. Ci siamo sforzati perché ci sono 1000 feriti, c’è un bambino grave in ospedale. Ci siamo sforzati, noi. Ma questo è un parlamentare  torinese dei 5 stelle. Caro Airola, mi vergogno per te, se  tu non ci riesci” Aggiunge la consigliera regionale di Forza Italia Claudia Porchietto: “Le scuse del senatore del Movimento Cinque Stelle per le sue impronunciabili frasi sui numeri dei feriti da lui definiti ‘farlocchi’ per danneggiare l’amministrazione cittadina arrivano comunque tardivamente. Non si può che rimanere stupefatti che si utilizzi un evento del genere per fare politica. Sicuramente qualche cosa non ha funzionato ieri in piazza San Carlo, di questo ci dovremmo preoccupare come classe politica, per il resto indagherà la Questura e la Magistratura”.

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“Disastro annunciato, che solo per un fortunato caso non si è trasformato in una peggiore tragedia. Nel resto del mondo i grandi eventi sportivi su maxischermo si trasmettono negli stadi o negli spazi aperti, non nelle piazze auliche del centro, che non sono nate – architettonicamente e urbanisticamente – per questo tipo di utilizzo. L’ennesimo esempio di gestione approssimativa si è risolta in vari codici rossi negli Ospedali cittadini e nel rischio di un dramma ancora peggiore. L’incapacità (o la mancata volontà, o la mancata attenzione: è lo stesso) di contrastare il fenomeno dei venditori abusivi ha fatto il resto: decine di migliaia di bottiglie di vetro vendute, molte delle quali finite in frantumi al suolo, significano una pavimentazione lastricata di cocci acuminati. E, in caso di emergenza, una pavimentazione di cocci acuminati significa che ogni persona che cade a terra si ferisce.Vorrei vedere un’Amministrazione Civica meno attenta, anche ai suoi livelli più alti, a esprimere via Twitter la propria fede calcistica e più attenta alla gestione dei fatti della Città. Se ci sono responsabilità, vorrei che fossero identificate al più presto. Soprattutto, vorrei che si imparasse la lezione per la prossima volta. In un momento in cui, dato il contesto internazionale, le persone sono più propense a pensare al peggio e il rischio-panico è più urgente del solito, fare errori è ancora più grave e imperdonabile”, è il commento di Silvio Magliano – Capogruppo Moderati in Consiglio Comunale a Torino.

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«Solidarietà alle migliaia di persone che ieri sera sono andate in piazza San Carlo a Torino credendo di essere al sicuro e trovandosi, invece, esposte al rischio di morire, davanti all’unico maxischermo della piazza, senza controlli nemmeno sulle bottiglie di vetro. La cultura della sicurezza non è purtroppo nelle corde del Movimento 5 Stelle, così come evidentemente la sindaca Chiara Appendino continua a godere di ottime protezioni politiche e mediatiche, se nessuno le chiede conto di quanto è accaduto, contrariamente a quanto avviene per la sua stessa collega di partito, Virginia Raggi, che per molto meno a Roma viene sistematicamente attaccata da tutti. A Torino, l’unica al sicuro è l’Appendino». Così Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, sul grave incidente di ieri sera in piazza San Carlo a Torino.

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 Augusta Montaruli, Esecutivo Nazionale FDI-AN, e Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte, affermano:<<Dopo aver pensato alle cure dei feriti, sarà necessario individuare i responsabili delle pesanti falle nella gestione dell’ordine pubblico e nell’applicazione dei regolamenti, a partire dalla presenza illecita di migliaia di bottiglie di vetro in vendita in piazza fino all’approntamento delle vie di fuga, altrimenti scempi simili potranno potenzialmente ripetersi a Torino in ogni evento di massa: perché, ad esempio, i civich non hanno fermato le decine di venditori abusivi di bottiglie, mentre i tifosi venivano perquisiti? Proporremo l’avvio di una indagine parlamentare per capire chi ha sbagliato>>.

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Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino, osserva: “Quanto successo ieri a Torino ci colpisce e addolora. Quello che doveva essere un gioioso ritrovo collettivo dei tifosi juventini in occasione della finale di Champions  si è trasformato in una tragedia  con più di mille feriti di cui alcuni in gravissime condizioni. Stando ai primi accertamenti la causa scatenante del ferimento di centinaia e centinaia di persone travolte dalla folla di tifosi sarebbe stata la paura per un attentato terroristico che non c’è stato. Ecco il punto. Com’è stata possibile una tragedia di così grandi proporzioni in assenza di un pericolo reale? Quali sono le misure adottate per prevenire incidenti o danni alle persone in una piazza dove si sono accalcate trentamila persone? Sia detto, a scanso del solito gioco delle parti politiche che è in corso in queste ore tra esponenti Pd e M5S, non è da oggi che la Piazza San Carlo viene data per queste iniziative, più o meno alle stesse condizioni e con gli stessi rischi. Prima lo faceva Fassino, adesso l’ha fatto la sindaca Appendino. Il fatto è che non  si può sempre rammaricarsi e piangere il giorno dopo, a tragedie avvenute. Come minimo vanno date delle risposte, vanno accertate responsabilità”.

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Commenta, infine, Federica Fulco, presidente di  TorinoinMovimento ed ex presidente del coordinamento comitati spontanei torinesi CCST. “Ci chiediamo come mai in questa occasione era autorizzata la vendita di bottiglie di vetro e non di plastica che sicuramente hanno provocato le ferite di molti essendo la piazza diventata un tappeto di vetro nella corsa frenetica.  Ci chiediamo se data la situazione che stiamo vivendo, ossia la psicosi da attentati ,non era meglio allestire lo stadio anziché una piazza per vedere la finale della Champions League. I controlli sono sicuramente più gestibili allo stadio. Più di mille feriti di cui un bimbo grave ed un arresto cardiaco. Si poteva evitare tutto questo?  Un plauso alle forze dell’ordine ed ai soccorritori che si sono trovati a gestire l’imprevedibile. Un  pensiero a chi ha vissuto una notte di follia ed un pensiero alla sicurezza . Resta il ricordo di una pagina molto triste per Torino a prescindere dal risultato della partita”

Foto: il Torinese

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