Le imprese spaziali hanno un futuro

 Il futuro delle imprese spaziali rappresenta un tema che desta sempre maggior interesse, anche presso un pubblico non necessariamente di addetti ai lavori

 

Lo ha dimostrato il successoottenuto dalla conferenza tenuta lunedì 3 giugno scorso, presso il Rotary Rivoli, dall’ingegner Enrico Bertuccio, sul tema Evoluzione dei sistemi di trasporto spaziale dall’Apollo al prossimo futuro.Questo è stato il nucleo centrale dell’incontro, capace di accentrarel’attenzione e anche la tensione del pubblico, durante la visione di alcuni filmati originali (chi non ricorda la celebre frase: “Houston, we have got a problem”, pronunciata dall’astronauta Neil Armstrong a bordo dell’Apollo 13?) veramente coinvolgenti.Apollo 13 è stata una missione spaziale statunitense, parte del programma Apollo, decollata l’11 aprile 1970 alle ore 13:13 CST dal Kennedy Space Center. Doveva essere la terza missione a sbarcare sulla Luna, dopo quelle di Apollo 11 e Apollo 12, ma è diventata celebre per il guasto che impedì l’allunaggio e rese difficoltoso il rientro sulla Terra. Un’esplosione nel modulo di servizio danneggiò, infatti, molti equipaggiamenti, riducendo notevolmente la disponibilità di energia elettrica e di ossigeno.L’ingegner Enrico Bertuccio, esperto e Responsabile Missioni ed Esplorazioni del Cosmo per Thales Alenia Space, ha portato ai soci ed agli amici intervenuti (perché il Rotary non è solo per i soci), una testimonianza effettivamente unica nel suo genere, aprendo ampi scenari non solo alla conoscenza dell’argomento, ma anche alla fantasia di ognuno, proponendo spunti di riflessioni (è proprio il caso di dirlo) letteralmentespaziali”.Una serata seguita con molta attenzione da tutti gli astanti, mentre a video scorrevano le immagini dei filmati commentate dall‘ingegnerBertuccio, il cui compito è stato anche quello di rispondere, nel poco tempo a disposizione (perché se lasciate parlare un ingegnere di argomento tecnico è impossibile, o quasi, da interrompere!!!), alle frequenti e provocatorie domande del Presidente del Club, l’ingegner Massimo RivaltaDavvero una bella sfida tra ingegneri, e non solo, nel Cosmo! Abbiamo scoperto le navicelle spaziali e la loro logica di funzionamento fino alla competizione delle scelte progettuali e tecnologiche, che hanno permesso lo sviluppo finora conosciuto.Si è trattato anche di un racconto sull’evoluzione della figura dei viaggiatori dello spazio, da principalmente piloti collaudatori a principalmente passeggeri.Ma forse l’argomento che più ha lasciato il segno è stato quello dell’Intelligenza Artificiale…ecco: qui possiamo affermare che in questa serata “…abbiamo visto cose che voi umani non immaginate nemmeno!…”.

E il dilemma rimane: chi avrà il sopravvento?

La concreta logicità del cervello umano, con tutte le sue sfumature,o la fredda, ambiziosa e calcolatrice Intelligenza Artificiale? Questo è un dubbio che, al momento, non ancora risolto, ci offre ampi spunti di riflessione e momenti di valutazione che prima, forse, non avevamo.Ma non lasciatevi ingannare dalla realtà odierna: oggi si pensa a ragionare per programmi spaziali che vedranno la luce tra dieci o vent’anni…come dire: il futuro è già vecchio!

Grazie Rotary Club Rivoli! Grazie ingegner Bertuccio per la Sua competenza e passione. E adesso…Proviamo a volare?

 

MR

 

(Foto Mario Alesina)

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