Le code infinite dei cittadini sudditi


Che rapporto esiste tra cittadino e Stato? Prima di dare una risposta, una personale piccola storia. Vorrei volturare un auto cambiandone la targa. Appositamente non mi rivolgo alle agenzie specializzate. Non ci dovrebbe essere problema. Esiste un numero verde per il servizio. Bene, e la Motorizzazione dipende dal Ministero dei Trasporti. Si sono modernizzati.  1 giorno , 1 ora e 15  minuti di attesa vana. Nulla di fatto. Secondo giorno 50 minuti e poi ricorro alla tradizionale fila. Almeno riusciro’ a parlare . Qui la coda è di 1 ora e 50.Finalmente dietro il vetro una persona viva e vegeta. Spiego il problema .Nel mentre i telefoni dietro le spalle continuano a suonare invano. L impiegato spiega con elenco di documentazione. Poi chiedo: perché non rispondete? O rispondiamo al telefono o riceviamo il pubblico. Posso mandare via mail i documenti? A suo rischio e pericolo. Capito. Mi ripresento l’indomani mattina. Ed ovviamente, dopo relativa coda, mi viene detto che ne manca uno. Sconforto totale. Diciamocelo:  con l’ agenzia avrei speso meno. E poi ..semplicemente ci si sente presi un po’ in giro da questo Stato. Intuisco le possibili critiche. Vuoi privatizzate i servizi dello Stato? No vorrei solo un po’ di umana efficienza. Capisco… chiedo troppo. E allora alla domanda iniziale c è purtroppo una risposta: c é un brutto rapporto tra cittadino e Stato.  Generalizzo? Rispondo con una retorica domanda: a chi non sono mai capitati  episodi simili? Sapendo io inoltre  di essere un “privilegiato” perché non devo chiedere permessi o ferie per fare estenuanti code ed attese il più delle volte inutili. Aggiungiamo il dato frustrante di uno Stato che di fatto ci tratta da sudditi e non da cittadini.
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