Le ceramiche libertine: mercatini, istruzioni per l’uso

Gli interessi culturali di Maria Enrica Magnani Bosio, prestigiosa studiosa di Casa Savoia, non si fermano ad argomenti prettamente storici poiché  la sua poliedrica curiosità intellettuale la spinge a considerare anche aspetti di vita quotidiana. E’ uscita così una singolare pubblicazione dal titolo” Le ceramiche libertine” una sorta di stupidario del mercatino d’antiquariato in cui viene presentato un campionario di sciocchezze libro-giulipronunciate da chi si aggira fra i banchi alla ricerca del tempo passato. Come non divertirsi nel sentire definire” libertine” le ceramiche Liberty o “ mobili resurrezione” i mobili restaurazione; non mancano perle da parte degli espositori che scambiano gli oggetti art  decò come appartenenti all “ art grecò” oppure chiamano “ tavolo cappuccino” un tavolo fratino. Esilarante il cartello esposto con la scritta “ costruisco su ordinazione mobili antichi del 600 e del 700”. Tante le amenità elencate con la consapevolezza che la componente di “ divertissement” rende ancor più piacevole e gioioso il clima del mercatino che, pur nell’ebrezza nel rintracciare l’oggetto ricercato da anni, mantiene sempre una punta di nostalgia del tempo che non ritorna più. Il tutto colto con leggera e bonaria ironia dell’autrice che non dimentica il preminente ruolo di ricercatrice e propone un affascinante excursus sulla storia dell’antiquariato a partire dagli antichi Egizi, Greci, Romani per arrivare ai giorni nostri. A conclusione un utile glossario definito con sentore poeticamente Leopardiano “ una piccola bussola per navigare nell’oceano infinito dell’antiquariato”

 

Giuliana Romano Bussola

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