LA RIFORMA DEI REATI AGROALIMENTARI

agricolturaUn forte sollecitazione ad accelerare i tempi di approvazione del disegno di legge che introduce nuovi reati agroalimentari, come l’agropirateria, il disastro sanitario e l’omesso ritiro di merci pericolose, è emersa  dal convegno organizzato dalla Struttura Controllo Alimenti, diretta dalla Dott.ssa Lucia Decastelli, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. A confronto operatori del Sistema Sanitario Nazionale, giuristi e rappresentanti del settore alimentare.

Le frodi alimentari possono rappresentare un attentato alla salute delle persone e gli italiani le temono più di quelle economiche”, ha sottolineato la Direttrice Generale dello Zooprofilattico, Maria Caramelli, introducendo i lavori, a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’ex Procuratore Generale di Torino, Gian Carlo Caselli, che ha presieduto la Commissione per la riforma dei reati agroalimentari, il procuratore aggiunto di Torino, Vincenzo Pacileo, componente della stessa commissione, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, e la professoressa Laura Scomparin, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino.

La proposta del disegno di legge, ultimata un anno fa dalla commissione, è ora ferma al Consiglio dei Ministri in attesa di essere inviata al parlamento: “Le malattie trasmesse da alimenti crescono ogni anno dell’8% circa. Con la globalizzazione – ha continuato Caramelli – il cibo corre sempre più in fretta e diventa sempre più fondamentale il nostro ruolo di sentinelle della salute dei cittadini. La WEB AGRIRiforma Caselli sopperisce alle lacune dell’attuale normativa ad oggi, ad esempio, non sono definite le sanzioni per le mendaci o fuorvianti informazioni in etichetta, così come per la presenza di allergeni non dichiarati che rappresentano un rischio sempre maggiore, in quanto le allergie alimentari sono in costante aumento. Nell’ultimo biennio abbiamo eseguito 62.000 analisi per verificare il rischio microbiologico e chimico e il 2% dei campioni è risultato pericolo per la salute. Ma il nostro lavoro rischia di essere vanificato da una legislazione non al passo con i tempi”. 

Un concetto ripreso dal presidente della Commissione, Gian Carlo Caselli: “La normativa vigente è vecchia, piena di buchi e deve essere aggiornata e rettificata, esagerando si potrebbe dire che ha un effetto addirittura criminogeno e non deterrente. Il ministro Orlando crede nella riforma, ma

emerge la sensazione che vi siano spinte, legittime, soprattutto da parte delle industrie alimentari perche alcuni punti siano riesaminati con molta attenzione”.

“Bisogna fare pressione – ha aggiunto Caselli – perché la riforma vada avanti nell’interesse del consumatore, che si realizza anche attraverso corsie preferenziali per quanto riguarda la trattazione di alcuni reati. L’agropirateria è in costante aumento: il business dell’agromafia è ormai intorno a 16-17 miliardi di € all’anno. Il nuovo reato di agropirateria è importante perché colpisce le condotte illecite, organizzate e sistematiche, anche fuori dai casi di associazione a delinquere mafiosa”.

La proposta del disegno di legge è accolta favorevolmente anche dalla Coldiretti: “la commissione – ha detto il Presidente della Coldiretti di Torino Fabrizio Galliati – ha fatto un buon lavoro per tutelare lo straordinario patrimonio agroalimentare italiano”.

 

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