La Ribollita (o il pasticcio politico)

Non c’è altro mezzo per andare al potere che gridando: Popolo, ti stanno ingannando!
(Louis Latzarus)

 

Il lavoro di 2 persone mantiene decine e decine di “parolieri”.

La Ribollita è un piatto tradizionale toscano, che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure. E’ un piatto povero di origine contadina, il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva “ribollito” in padella nei giorni successivi, da qui il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte. Questo piatto torna negli ultimi anni prepotentemente in auge, non nei ristoranti dove sarebbe la sua vera collocazione, ma nei vari “rimpasti” politici. Si parla e si “sbraita” ma alla fine il piatto che si serve al popolo è sempre lo stesso: la ribollita e forse, proprio in quanto da tradizione povero, è li che si vuol far ritornare il popolo italiano…alla povertà!

Il governo ha per missione di far sì che i buoni cittadini siano tranquilli, e che quelli cattivi non lo siano affatto.
(Georges Clemenceau)

Ma come dire basta al piatto tradizionale, la ribollita appunto, oramai offerto ogni qual volta ci sono nuove elezioni?

I capi di governo sono fantastici. Spesso sembra che siano gli ultimi a sapere quello che la gente vuole.
(Aung San Suu Kyi)

Forse ricorrendo alle scienze occulte o all’astrologia?

Giulio II, noto come “il Papa guerriero” o “il Papa terribile“, venne eletto pontefice il 1 novembre del 1503 ma fece in modo di fissare il giorno e l’ora della sua consacrazione, che avvenne il 26 novembre del 1503, basandosi unicamente su calcoli astrologici. Questo nonostante la Chiesa avesse sempre condannato le scienze occulte come pura eresia.”  La storia insegna e la storia si ripete, dai Papi ad oggi, passando attraverso Re e Imperatori. Oggi le monarchie hanno lasciato il posto alle Repubbliche, alla democrazia ma il piatto è sempre povero e sempre lo stesso: la ribollita.

L’umanità non potrà mai vedere la fine dei suoi guai fino a quando gli amanti della saggezza non arriveranno a detenere il potere politico, ovvero i detentori del potere non diventeranno amanti della saggezza.
(Platone)

Le parole di Platone sono pura utopia così come gli ideali socialisti di Marx e dei suoi discepoli? Il piatto del popolo sarà sempre la ribollita? Renzi o Berlusconi, la Lega o il Movimento 5 Stelle, Grillo o Salvini, nomi e facce che si ripetono. Perché non cambiare, perché no allora una nuova ricetta al posto della solita ribollita… Qualcuno potrebbe fondare una “Giovine Italia”, un’organizzazione che segnò l’inizio di un cambiamento politico radicale in Italia ma forse Giuseppe Mazzini potrebbe rivoltarsi nella tomba se vedesse qualcuno che propone in continuazione la ribollita al posto di proporre un vero cambiamento.

 

I grandi successi del Governo sono come i fuochi d’artificio di giorno anche se fanno rumore, nessuno li vede.
(Corneliu Vadim Tudor)

Ma se speranza non c’è, l’unica via è quella di una …rivoluzione?

Inizialmente la parola rivoluzione venne usata nel campo astrologico/astronomico ad indicare il moto ciclico dei cieli e dei pianeti. Fu nel Settecento illuminista che il termine “rivoluzione” mutò significato. Esteso al campo politico, passò ad indicare non più una trasformazione ciclica, un perenne ritorno o ripetizione, ma un brusco cambiamento. Il concetto fu consacrato dalla Rivoluzione Francese. L’assalto alla Bastiglia da parte di un gruppo di facinorosi si verificò nella tarda mattinata del 14 Luglio 1779, ma la notizia giunse al re soltanto in nottata; fu il duca Francois La Rochefocauld Liancourt ad avvertire Luigi XVI e a ragguagliarlo su quanto era accaduto.

“E cosa sarebbe questa, una rivolta?” disse il monarca,

e Liancourt: “No Maestà, è una rivoluzione“.

Utilizzando una figura retorica potremmo forse arrivare a pensare che la ribollita sia un’affermazione vera per definizione, una sorta di tautologia logica e il suo ragionamento circolare ci induca a pensare che prima o dopo, rivoluzione o continua ipocrisia, la ribollita sia l’unica soluzione possibile

 

a cura di  Maurizio Platone

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