La politica torinese condanna gli episodi di guerriglia urbana contro la polizia

Ecco alcuni commenti da parte degli esponenti politici cittadini sugli scontri tra centri sociali e forze dell’ordine avvenuti ieri sera

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Lanciare bombe carta contenenti schegge metalliche è un gesto criminale.
Mi auguro che gli agenti feriti, ai quali va la solidarietà di tutta la Città, possano rimettersi quanto prima. Auspico altresì che i responsabili di un gesto tanto vile siano quanto prima individuati e consegnati alla giustizia.  Fatti di tale gravità non devono più ripetersi.  Torino, medaglia d’oro alla Resistenza, è una città non violenta e tale deve restare

Chiara Appendino

Sindaca di Torino

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La violenza vista ieri sera per le vie di Torino non ha nessun colore politico. Centri sociali o Casa Pound, poco importa: tutti i violenti hanno la stessa matrice di odio per la libertà e la democrazia. Trovo molto grave che la politica si sia fatta trascinare sul terreno dei distinguo e dei sofismi: quando si lanciano bombe carta arricchite di schegge metalliche è importante sapere se quel gesto sia da attribuire a criminali di un colore politico piuttosto che di un altro? È un gesto criminale e il crimine non ha un colore politico. Se la politica non entra in quest’ottica, e continua invece a dividersi pensando di strumentalizzare manifestazioni di odio, a uscirne sconfitta sarà la politica. La terribile pagina scritta ieri sera a Torino merita una seria e approfondita riflessione in Consiglio comunale dove Forza Italia si aspetta una puntuale comunicazione da parte del Sindaco.

Osvaldo Napoli

capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino

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Esprimo la mia solidarietà agli agenti colpiti negli scontri di ieri e tutta la mia profonda preoccupazione per i metodi utilizzati da questi inqualificabili violenti. Sono questi i soggetti con i quali l’Amministrazione vuole interloquire, per esempio, sul tema dell’emergenza abitativa? Spero vivamente di no: la Giunta prenda le distanze. Ho ben chiaro da che parte stare: di fronte alla violenza politica (o alla violenza che utilizza la politica come pretesto) io starò sempre con le Forze dell’Ordine. Non nascondo la mia preoccupazione vedendo quanto fascismo ci sia anche da parte di chi, al fascismo, dice di contrapporsi. Sono curioso di sapere se, tra i violenti che ieri sera hanno mandato all’ospedale diversi agenti, ci sia anche qualcuno dei soggetti che questa Amministrazione ha deciso di considerare un referente riconosciuto per le interlocuzioni della Città di Torino sul tema, tra gli altri, dell’emergenza abitativa (gli stessi soggetti che pretendono di avere voce in capitolo a livello istituzionale benché occupino immobili e si oppongano agli sgomberi con la forza). È questo il tipo di movimentismo che la Giunta Cinque Stelle considera un valore e un interlocutore? Spero che almeno la Giunta intenda prendere le distanze, al più presto, da questi inqualificabili episodi di violenza e dai loro autori.I valori nei quali credo io sono ben altri: tra questi, la sicurezza e il rispetto per gli Agenti e per i cittadini. Vedo segnali davvero preoccupanti dal punto di vista della tenuta democratica e della coesione sociale. Torino è meglio di così e, alla stessa maniera e con la stessa proporzione, si merita di meglio.

Silvio Magliano 

Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

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“Come Comitato Resistenza e Costituzione siamo solidali con gli agenti feriti. Carabinieri e polizia rappresentano lo Stato, difendono le istituzioni, i cittadini, la legalità e noi stiamo dalla loro parte”: lo dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Nino Boeti, presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, commentando gli scontri di ieri sera. “Gli scontri di ieri sera, fomentati da sedicenti antifascisti, non c’entrano niente con i sacrifici dei partigiani che hanno combattuto in nome della libertà e della democrazia. I rigurgiti fascisti vanno affrontati con gli strumenti di cui la democrazia dispone, le forze dell’ordine e la magistratura. Tirare pietre e assaltare poliziotti in nome dell’antifascismo non ha nulla a che fare con quei 20 mesi di lotta resistenziale”.

Nino Boeti

Vice Presidente Consiglio Regionale del Piemonte

Presidente Comitato Resistenza e Costituzione

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I fatti successi ieri sera a Torino sono molti gravi e devono essere condannati senza se e senza ma. Il Sindaco e l’amministrazione Cinque Stelle devono prendere le distanze dai centri sociali e dai comportamenti violenti e fuori dalle regole tenuti da simpatizzanti degli stessi. Il silenzio in questi momenti non è consentito alle istituzioni. Non è tollerabile che in un Paese democratico si consenta ad estremisti violenti di cercare di impedire ad altre forze politiche, quale che ne sia il colore non importa, di presentare liberamente i propri candidati alle elezioni. Il comportamento tenuto da aderenti ai centri sociali ieri sera a Torino si pone al di fuori delle regole democratiche. Una città non può essere teatro di guerriglia urbana ed è grave che questa guerriglia cerchi di giustificarsi ricorrendo ad un presunto e mal riposto antifascismo. L’antifascismo è per sua natura non violento e democratico.

Alberto Morano

Lista Civica Morano

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