La notte della Sindone

La notte del 10 agosto la Cappella della Sindone a Torino sarà aperta per la venerazione straordinaria dei giovani delle diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta che giungeranno al Duomo della capitale Sabauda per il pellegrinaggio in preparazione dell’incontro che i Millennials (i nati fra gli ’80 e il 2000) d’Italia avranno, a Ferragosto, a Roma, con Papa Francesco. Il Sacro Lenzuolo misura quattro metri e 40 di lunghezza per uno e 13 di larghezza. Nonostante sia ormai assodato scientificamente come un falso storico (non avvolgeva il corpo di Cristo), la Sindone ha da sempre suscitato l’interesse di studiosi e non e non solo dei credenti. Tuttavia, il Sacro Lino, va considerato non dal punto di vista storico e scientifico, ma bensì come rappresentazione religiosa di quello che esprime: la passione del Cristo secondo i Vangeli.

Ma oltre alla Sindone di Torino, c’è un altro mistero suggestivo in Abruzzo, molto meno conosciuto, quella di Manoppello, ma molto emblematico. Questa reliquia di origine ignota vi giunse nel 1506, portata da un no identificao pellegrino, scomparso,dopo aver consegnato il Velo al fisico Giacomo Antonio Leonelli. Anche qui, fede, leggenda si mischiano d è difficile separare l’una dall’altra ed è un’altra Via della Fede. Tuttora conservata nel Santuario abruzzese di Manoppello ha ricevuto il 1º settembre 2006, la visita, in forma privata, di papa Benedetto XVI che non si è mai espresso sul volto che rappresenta, ma ha elevato il Santuario a Basilica minore. Tre reperti sacri: Sindone, Manoppello e Oviedo che faranno sempre discutere perché ci sarà sempre chi cerca Fede e vuole Fede, a prescindere dagli scienziati.

Tommaso Lo Russo

 

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