Jecky e Johnny, i due cani dell’Arma hanno scoperto altra droga

I Carabinieri della Compagnia di Ivrea proseguono nell’incessante attività di contrasto teso a contenere il delicato fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani del Canavese

Nel corso di specifici servizi predisposti nella giurisdizione di competenza, i militari della Stazione di Rivarolo Canavese, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Volpiano, hanno infatti tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente Giuseppe COCCO, di anni 66, residente a Rivarolo, con precedenti specifici, deferendo al contempo in stato di libertà la convivente I.T., di anni 26, per la medesima ipotesi di reato.

In particolare, i Carabinieri della Stazione di Rivarolo Canavese, a seguito di un predisposto servizio di osservazione e controllo nell’ambito di quel territorio, procedevano ad accurata perquisizione domiciliare all’interno dell’abitazione del COCCO, rinvenendo un bilancino di precisione e del danaro contante (circa 600€ in banconote di diverso taglio) di cui l’uomo faceva fatica a documentare la provenienza.

Nella circostanza, gli operanti, avendo fondati motivi per ritenere che all’interno dell’appartamento fosse comunque celata della sostanza stupefacente non desistevano nella ricerca, ricorrendo all’intervento di due speciali unità del Nucleo Carabinieri Cinofili per le ulteriori verifiche.

I sospetti dei Carabinieri si rivelavano infatti ben presto fondati, laddove i due animali, non appena entrati nell’alloggio, si lanciavano immediatamente in direzione di una intercapedine posta nel soggiorno a ridosso della caldaia, rinvenendo un barattolo di vetro, chiuso ermeticamente, al cui interno erano celati ben 38 grammi di purissima sostanza tipo “cocaina“, di cui 7 grammi già suddivisi in dosi e pronti per esser smerciati a terzi.

I due cani, Jecky e Johnny, rispettivamente di anni 3 e 4, non sono affatto nuovi a tali risultati, avendo già rinvenuto, tra il 2018 e il 2019 oltre 120 kg di sostanza stupefacente, tra eroina cocaina e hashish.

Su disposizione della Procura di Ivrea l’uomo veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione e l’A.G. adita, a seguito dell’avvenuta convalida, confermava il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari a carico del soggetto.

 

(foto archivio)

 

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